Mazzarri/Conference: «Metterò Kvara dietro la punta così lo toglierò dalla gabbia. Sparite le streghe»
Mazzarri ha trascorso ieri uno dei quarti d’ora più thrilling della sua esistenza di allenatore: sotto con il Verona in casa al 27′ del secondo tempo, a un passo dal baratro, e al 42′ è invece tutta un’altra storia. Il calcio è così, è dei grandi giocatori come Kvara, uno che ieri ha fatto esplodere tifosi comuni e speciali in ogni continente. Africa compresa: ovviamente anche Victor Osimhen, impegnato in Costa d’Avorio in Coppa d’Africa, s’è incollato al televisore a fare il tifo per i compagni e al gol del gemello avrà ballato un po’ come fa con i ragazzi della nazionale nigeriana inforcando gli spogliatoi. O giù di lì. Fatto sta, dicevamo, che Walter ha tremato e poi tra sé e sé ha danzato come Osi. Felice anche del dato un po’ curioso, considerando che è pur sempre dei campioni d’Italia che parliamo, emerso a fine giornata: il Napoli è imbattuto nelle ultime tre giornate di campionato (vittorie con Hellas e Salernitana, pareggio con la Lazio), ed è una cosa che non accadeva dal periodo tra ottobre e novembre 2023, con Rudi Garcia.
«Quando si fa fatica c’è più gusto alla fine, no?», dice Mazzarri.
«Scherzo! Sarebbe stato meglio chiuderla subito, è stata una sofferenza per noi in panchina. Abbiamo vinto la partita con i cambi e poi ho spostato Lindstrom a sinistra con Kvara dietro la punta. E ha fatto molto bene».
Eccolo, il desiderio confessato. Il progetto-K:
«Kvaratskhelia è un campione, ha una classe immensa, ma in Italia siamo bravi a raddoppiare e triplicare: io lo farei giocare sempre dietro il centravanti, credo che sia il ruolo che in futuro farà meglio. Opterò più spesso per questa soluzione, altrimenti finisce in una gabbia e non riesce a rendere».
Fonte: CdS