A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Il Napoli ha dovuto operare scelte difficili in virtù delle problematiche sulle liste. “Ne abbiamo parlato anche la scorsa settimana, quello delle liste è un problema serio. Chiaramente non sono situazioni piacevoli. L’allenatore è stato costretto a fare delle scelte che, inevitabilmente, hanno creato dei malumori. Tuttavia, chi del Napoli ha gestito il mercato sapeva che in Champions potevano essere fatti soltanto tre cambi, così come conosceva i paletti della lista per la Serie A. Il primo obiettivo della società dovrebbe essere quello di ristabilire la serenità in squadra. Da qui a fine maggio, infatti, ci sono in ballo 150 milioni di euro, tra qualificazione al Mondiale per Club e qualificazione agli ottavi di Champions. È fondamentale, dunque, che tutti remino nella stessa direzione”
Mazzarri sta riuscendo a trovare l’assetto tattico migliore per la squadra? “Credo che Mazzarri abbia avuto nella testa la priorità di ridare certezze in fase difensiva. Un obiettivo, a mio avviso, abbastanza visibile. In tre partite il Napoli ha subìto soltanto la rete di Lautaro, nel recupero. All’interno della squadra, però, credo ci sia la volontà di essere più propositivi. In tal senso vanno inquadrate le prove generali per tornare al 4-3-3. C’è bisogno di ritrovare verve in attacco e questo è un ulteriore obiettivo del tecnico”
Come giudica la gestione di Zielinski da parte della società? “Una domanda da cento milioni di dollari… Il Napoli ha gestito in maniera diversa i precedenti casi. Mi riferisco a Milik, messo in disparte, e Insigne, che ha giocato sino all’ultimo minuto. Nessuno si aspettava questa conclusione nell’avventura del polacco a Napoli. Forse, c’era bisogno di maggiore buonsenso in questa vicenda. Soprattutto, non capisco perché tenere Zielisnki nella lista del campionato ed escluderlo in quella europea. Non so cosa stia accadendo, ma la storia di Zielinski meritava una conclusione più serena”
Crede sia stato giusto mollare Perez? “L’errore nasce la scorsa estate, quando non bisognava puntare su una scommessa ma andare su un difensore più pronto. Oggi, la società ha tutto l’intento di difendere la sua scommessa e, inoltre, il club non ha ritenuto utile l’investimento sul difensore argentino. Quel che è fondamentale, però, è cominciare a programmare sin da oggi la prossima stagione. Ci sono delle scelte importanti da fare e le decisioni andranno condivise con chi gestirà il progetto tecnico il prossimo anno. Se, dunque, il Napoli non riteneva che Perez potesse essere importante sia nell’immediato che nel futuro, allora è condivisibile il non aver affondato per il centrale bianconero”
Qual è stato l’acquisto migliore e, soprattutto, più utile per il Napoli? “Ngonge è quello che stuzzica di più. Un investimento importante, voluto personalmente da De Laurentiis. SO che Mazzarri ha una grande considerazione di Traorè. Inizialmente, c’era un po’ di scetticismo sulle sue condizioni, ma il suo rientro in panchina può essere incoraggiante. Vedremo quel che riuscirà a dare Dendoncker. Ho riscontrato pareri positivi sul belga, anche se vedremo l’approccio fisico che il centrocampista saprà garantire. Una delle armi che la squadra può avere è quella di giocare con due mediani di intensità, come Dendoncker e Anguissa, o con i tre trequartisti dietro la punta. Ciò detto, non parliamo di calciatori che possano spostare gli equilibri, ma è opportuno attendere il giudizio del campo per giocatori che potrebbero fornire un contributo importante”