Mazzarri s’è cimentato anche in altre prove. Un’escalation: tre o cinque, catenaccio e contropiede, benissimo con la Fiorentina anche in fase realizzativa (un tris), bene con l’Inter e molto bene contro Sarri in fase difensiva. Ma poi, beh, il deserto dei gol: neanche uno. E ancora: un tiro di Kvara nello specchio di Sommer in finale di coppa e nemmeno un’ombra in quello di Provedel sei giorni fa all’Olimpico. Il gruppo è abituato a giocare, a filare trame e occasioni, e così una volta conclusa l’emergenza è seriamente ipotizzabile la nuova virata. Il ritorno al futuro: perché il Napoli, per filosofia e fisionomia, talenti e uomini, non è squadra costruita per nascondersi; piuttosto per aggredire. E i numeri collezionati finora con Walter – 8 partite senza gol su 14 – sono di certo giustificati dai problemi (variegati) ma vanno anche affrontati e risolti tirando fuori soluzioni tecniche e tattiche”. Fonte: Corriere dello Sport.