Marcolin: “Il cambiamento di modulo non crea confusione anzi……………..”
“Il Napoli ha creato una situazione per cui contro determinate squadre puoi giocare a tre in difesa, ma quando giochi in casa con le squadre come il Verona, il 4-3-3 è la filosofia con cui è stata costruita la squadra e che esalta le qualità dei singoli calciatori. Cambiare modulo non crea confusione: il 4-3-3 dà un segnale offensivo alla squadra, lanciando il messaggio ‘Andiamo a vincere’. Anche Guardiola – ha detto l’ex azzurro e opinionista Dazn nel corso di Marte Sport Live, in onda su Radio Marte – cambia modulo a seconda delle squadre. Se il Napoli non vince con il Verona è un problema grande: la partita di domenica può diventare un buon rilancio per gli azzurri davanti ai propri tifosi. C’è tanto in questa partita. Il Verona sa giocare, è una squadra che gioca a calcio nonostante sia stata smantellata. In una stagione così complicata che ha visto anche il cambio allenatore, ci può stare anche una certa duttilità tattica derivante dal colloquio tra tecnico e calciatori. Resta però fuori di dubbio che la squadra azzurra è costruita per il 4-3-3, e soprattutto il tridente offensivo non può essere sacrificato, neanche le prime in classifica hanno un trio come Kvaratskhelia, Osimhen e Politano. Rrahmani-Jesus contro il Verona? Senza ombra di dubbio, perché vanno sul piede naturale. Sono proprio loro che devono comandare la difesa, su cui ha lavorato tanto Mazzarri. Per quanto riguarda i mercato di gennaio il difensore serviva ma spendere 16 milioni per Perez non era così conveniente, condivido l’idea di tenersi Ostigard. Il norvegese ha cattiveria, anticipo, qualità nell’anticipo aereo: secondo me il Napoli ha risparmiato 16 milioni di euro”.