A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, ex direttore sportivo di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista:
Che finestra di mercato è stata quella di gennaio?
“Il mercato di gennaio serve più alle squadre che lottano per la salvezza e che, dunque, sono costrette ad operare. Le squadre di alta classifica, invece, difficilmente investono in inverno. Si può pensare a guardare qualche giovane in prospettiva, ma per i club al vertice è sempre il mercato estivo la principale finestra di mercato. Nel mercato di gennaio non è mai semplice acquistare calciatori importanti”.
Popovic a parte, può definirsi una campagna acquisti che consente al Napoli di recuperare il terreno perduto?
“A livello di investimenti, il Napoli ha speso. Ciò detto, sono buoni calciatori ma sicuramente non in grado di spostare gli equilibri. Nel mercato di riparazione non è facile acquisire giocatori di rilievo. In una situazione di emergenza come quella attuale, De Laurentiis ha acquistato calciatori che possano garantire libertà di scelta all’allenatore”.
L’Hellas Verona ha davvero possibilità di salvarsi dopo questa finestra di mercato?
“Il Verona è stato costretto, per vari aspetti, a vendere tanti calciatori. Era una situazione un po’ particolare a livello societario. Il club è riuscito a beccare un po’ di soldini dal mercato di gennaio, grazie anche alle qualità del direttore Sogliano”
Inter, Milan e Juventus: un voto per ciascuno di questi club al mercato di gennaio.
“Sono voti alti per tutti i tre i club. C’è chi ha confermato la propria rosa, seppur con qualche giovane innesto, come la Juventus; l’Inter ha pescato giocatori importanti a scadenza; il Milan, infine, conta su giovani di sicuro prospetto. Sono squadre che si sono mosse bene sul mercato e la classifica lo testimonia. I pezzi importanti, come detto prima, non si fanno certo a gennaio. Inoltre, andrebbero considerate le difficoltà di adattamento a campionato in corso. È il mercato estivo quello in cui si fanno i principali investimenti per club come quelli citati”.
Quello tra Inter e Juventus è un duello che si prolungherà sino al termine della stagione?
“Il campionato è ancora lungo, nessuna delle tre è ancora esclusa, ci metto anche il Milan. Ricordo quando ero alla Juventus e, pur avendo qualche punto di vantaggio a poche giornate dal termine, perdemmo lo scudetto. È ancora presto per dare giudizi. È chiaro che quella di domenica è una partita importante, ma non decisiva. Sicuramente Juventus e Inter lotteranno fino alla fine per il titolo, anche se i nerazzurri hanno qualche punto in più e per questo possono dirsi avvantaggiati.
Anche come organico, la squadra di Inzaghi è la più completa. La Juventus sta facendo un campionato eccezionale, oltre le aspettative e, insieme al Milan, dovrà farsi trovare pronto se le fatiche di coppa incideranno sulla capolista. Anche quello contro l’Empoli, per come si era messa la gara dopo l’espulsione di Milik, può considerarsi un punto guadagnato”.
Il Napoli avrebbe dovuto ingaggiare un difensore in questa finestra di mercato?
“Prendere un difensore importante nel mercato di gennaio è difficile. Il Napoli è la stessa squadra dello scorso anno, ad eccezione di qualche elemento, e migliorarsi non è semplice. Inoltre, è l’unico club di vertice che ha speso nel mercato di riparazione”.