Gazzetta – E’ la qualità offensiva che manca, realtà anomala per il Napoli dell’era De Laurentiis

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Contro la Lazio, domenica sera all’Olimpico, il Napoli non ha quasi mai praticamente tirato in porta, e questo è stato uno dei punti critici non solo della gara con i biancoazzurri, come sottolinea La Gazzetta dello Sport. L’analisi dei numeri è impietosa: zero tiri in porta. Era successo soltanto altre due volte prima della Lazio al Napoli nell’era De Laurentiis e sempre con Mazzarri in panchina. Ma parliamo della preistoria, praticamente. Dalla svolta con Benitez, il Napoli negli anni ha avuto sempre lo stesso filo conduttore: la qualità offensiva. Con Sarri, con Ancelotti, con Gattuso e con Spalletti, il Napoli ha quasi sempre chiuso la stagione tra i migliori attacchi della A e anche per questo il paragone con l’ultima versione diventa imbarazzante. E non parliamo soltanto della gara di domenica. Col ritorno di Mazzarri in panchina il Napoli ha segnato in appena sei partite su 14: con questi numeri, diventa impossibile immaginare una possibile rimonta Champions già di suo parecchio complicata. Ci vorrebbe Osimhen a ridare fiducia, perché senza il Napoli perde fisicità, cattiveria agonistica e profondità, e vede crollare il suo indice di pericolosità”.

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