Due Mondiali e un Europeo alle spalle, ecco presentato “ROBOCOP”

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Una mano, anzi due mani utili a definire nuovi codici e a tracciare nuove linee sono arrivate dal mercato. Quattro, per il momento, le novità: Mazzocchi, una delle chiavi del cambio di modulo (numericamente al posto di Zanoli); Traore, un uomo che può sia giocare a sinistra nel tridente sia agire da mezzala, ma anche un giocatore che sta lavorando per trovare presto la condizione migliore dopo la malaria e che dunque va atteso; Ngonge, il regalo che si è fatto Adl, una freccia per il tridente (a destra) che ha spalancato le porte del Monza a Zerbin; e poi Dendoncker, certo, belga come Cyril e atteso come lui per l’impatto che potrebbe avere. Uno schermo, un mediano muscolare che darà spessore alla squadra soprattutto in fase difensiva. Il totem di 188 centimetri che, oltre alla sostanza nell’interdizione, aumenterà il peso specifico del gioco aereo.

LEO ROBO. Un profilo internazionale – con due Mondiali e un Europeo alle spalle – che in questa stagione con l’Aston Villa ha collezionato appena 8 presenze e 119 minuti in Premier, ma che secondo i piani sarà molto utile per personalità e capacità fisico-atletiche. In Belgio, tanto per rendere l’idea, lo chiamano RoboCop. «Mi piace recuperare palloni», una delle sue rare dichiarazioni pubbliche. Cresciuto in una fattoria a Zonnebeke – nelle Fiandre, al confine con la Francia -, il sogno infantile di fare il panettiere per assecondare l’amore per dolci e biscotti, Dendoncker con il Barça tornerà a giocare in Champions dopo averla frequentata con l’Anderlecht. Dove, tra l’altro, ai tempi dell’Accademia, delle giovanili, fece grande amicizia con Romelu Lukaku. Lo ritroverà a Roma, a due passi: alé.  Fonte: CdS. Foto cn24

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