L’acquisto di Osimhen, una storia senza fine

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Nell’estate del 2020, con i bilanci in piena flessione a causa della pandemia, Cristiano Giuntoli ottiene il sì di Aurelio De Laurentiis per un trasferimento storico.
Il Napoli, alla ricerca di un centravanti, dopo vari sondaggi, sceglie Victor Osimhen e versa al Lille 71,2 milioni di euro, ma di questa circa 20 fanno il percorso inverso perché il club francese acquisisce in blocco l’esperto portiere Karnezis e tre giovani della Primavera: Liguori, Manzi e Palmieri.
Nessuno dei prospetti raggiunge mai la Francia dove invece finisce Karnezis. Come scrive la gazzetta, i tre calciatori firmano i contratti a Castel Volturno e sono girati in prestito alla Fermana in Serie C. Da quel momento si perderanno nelle categorie minori dove attualmente si trovano. Liguori è all’Afragolese, A Manzi va meglio, è all’Entella in serie C. Palmieri, che fu quello che polemizzò di più per la situazione, ora gioca all’Angri.
L’acquisto del nigeriano Osimhen rientra tra le compravendite analizzate dal Tribunale Federale prima e dalle Procure di Napoli e Roma poi. Sul piano sportivo non ci sono state conseguenze. Al tempo non è stato riscontrato un vero e proprio sistema, per l’occasionalità dello sfruttamento delle plusvalenze «artificiali». In termini di giustizia ordinaria invece, a quasi quattro anni di distanza, la vicenda prosegue.

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