Volpecina: “Non c’è bisogno di azzerare, ma stimolare e lasciare andare chi vuole”

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Nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, in onda su Radio CRC, condotto da Raffaele Auriemma, è intervenuto Giuseppe Volpecina, doppio ex di Napoli-Fiorentina. Di seguito un estratto della sua intervista.

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Il Napoli? Ho visto un buon secondo tempo contro la Salernitana, poi il risultato ha messo parecchie pezze perché non vincendo contro la Salernitana, la crisi sarebbe stata ancora più profonda. Speriamo nel futuro e che si riprendano perché secondo me stanno pagando ancora lo sforzo dell’anno scorso.
Il quarto posto non è lontano, anzi, è vicino anche se ci sono altre squadre agguerrite. Devono dare una mano tutti, perché quando le cose vanno bene i meriti sono di tutti e quando vanno male le responsabilità sono di tutti”
“Rifondare e azzerare? Ci voleva un conducente che riuscisse a lavorare bene, non farti sentire appagato e stimolarti ancora di più. La Juventus ha vinto 9 scudetti di seguito per esempio. Noi abbiamo vinto 1 anno dopo tanti anni e cambiamo tutto. Non sono d’accordo col presidente, non devi per forza azzerare e cambiare tutto, avevamo una squadra, uno staff e un’organizzazione societaria quasi perfetta. C’era solo da lavorare sulla testa dei calciatori e stimolarli.
Se un giocatore non è contento è bene che vada, con i soldi che vengono reinvestiti.
Lo stesso problema l’abbiamo avuto l’anno prima dello scudetto, dove potevamo vincere. Queste situazioni ti creano fastidio, distrazione. L’anno scorso non avevamo questi problemi fino a maggio. Quest’anno sono nati i problemi e quando nascono è difficile vincere.
Sono tanti i problemi, non è stato solo un problema di preparazione o di allenatore. Cominci a giocare male, ti innervosisci e giochi con meno sicurezza. Poi abbiamo avuto tanti infortuni. Tante piccole cose fanno un grande problema.
La squadra del Napoli rimane forte potenzialmente. Per Mazzarri è difficile sotto l’aspetto della condizione fisica si gioca sempre. Però la preparazione migliore è la partita e se fai 20 partite, la condizione la devi avere.
L’anno scorso c’era una condizione fisica eccellente. La condizione fisica è un’altra caratteristica fondamentale”
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