Tre punti per svoltare? No, il Napoli è ancora in difficoltà

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È la vittoria della svolta? Non possiamo dirlo ma certo lo spettacolo in campo (ammesso si possa definirlo così) è stato mediocre, ancora una volta sono venuti fuori i limiti di una squadra che negli ultimi mesi ha smarrito ogni riferimento a livello tattico.

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L’inizio del match aveva dato l’impressione che la settimana di clausura in quel di Pozzuoli fosse bastata quantomeno per rivedere un po’ d’ordine in mezzo al campo, ma la totale abulicità palesata negli ultimi sedici metri faceva presto abbandonare ogni briciolo di speranza. Al primo vero affondo della Salernitana, culminato nel gol di Candreva (alla Candreva), la convinzione che si viaggiasse verso l’ennesima débâcle di un’annata maledetta era tangibile: azzurri imbambolati e non in grado di produrre una minima reazione. Solo il rigore del pari di Politano (giunto dopo la review al Var un attimo prima dell’intervallo) e la zampata di Rrahmani al tramonto di un impalpabile quanto vergognoso secondo tempo, hanno regalato un sorriso al Napoli e a Mazzarri. Probabilmente non ai tifosi, soddisfatti unicamente per i tre punti – quasi d’obbligo contro la formazione ultima in classifica e rimaneggiata – ma desiderosi al più presto di voltare pagina. 

Il successo all’ultimo respiro non cancella infatti la cappa di negatività formatasi attorno all’ambiente. Non è detto che queste tossine siano smaltite con la conquista della Supercoppa, ipotesi ad ora francamente irreale se si paragona il momento del Napoli a quello diametralmente opposto di Inter, Lazio e Fiorentina, né tantomeno attraverso il mercato. Sono trascorse più di due settimane dagli annunci in pompa magna del presidente De Laurentiis e all’orizzonte – tolto il solo Traoré, peraltro reduce dai postumi della malaria – non si vedono nuovi colpi. Per un intero collettivo in difficoltà mentale e che pare rassegnato al suo destino, sarebbe stato indispensabile un tempestivo rafforzamento con uomini di spessore capaci di dare una scossa anche caratterialmente, viste le recenti prestazioni segnate da un pauroso sfaldarsi alle prime incertezze. Non resta che attendere, ancora.

 

Riccardo Cerino 

 

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