Antonio Giordano non è d’accordo con il ritiro e ne spiega le motivazioni. “Lindstrom un mistero non giochi!”
Antonio Giordano a radio Marte:
“Il ritiro aggiunge tensione, anni addietro era una scelta quasi terapeutica: ora il calcio è cambiato. Il Napoli usa delle medicine d’urto anni ‘80 e ‘90, come il silenzio stampa e il ritiro. Si stanno abolendo anche i ritiri estivi preferendo le tournée. Il ritiro non serve a nulla. Al netto di questo, il bilancio della gestione De Laurentiis nel suo ventennio a Napoli è più che positivo: sono poche le stagioni che il patron azzurro ha ‘fallito’. Un’analisi che voglia essere aderente alla realtà, però, non può fingere che quest’anno non siano state fatte scelte sbagliate, forse per vanità De Laurentiis ha accorpato in sé varie funzioni, cosa sbagliata nel calcio, ed in sei mesi si è tornati un po’ indietro rispetto alla crescita costante del Napoli. Lindstrom? Può ricoprire vari ruoli: trequartista, mezzala, esterno. Non so perché non giochi: è uno dei misteri di questo Napoli. Ma sarei curioso anche di sapere perché non giochi Simeone. Chi sta decidendo il mercato? Credo il Presidente insieme a Maurizio Micheli e spero anche con Mauro Meluso. Samardzic? Il Napoli ha bisogno di un centrale difensivo ed uno o due mediani. Samardzic serve per il futuro, in previsione dell’addio di Zielinski, al quale il calciatore dell’Udinese pare avvicinarsi. Ma il Napoli deve fare anche altro. Acquisti tardivi? Ci saremmo aspettati che ci fosse un intervento immediato, ma il mercato è partito da solo 8 giorni. Il problema semmai sono le idee poco chiare. Mazzarri a rischio? Non è da escludere, qualche perplessità può nascere dal campo: se entri in un vortice di sconfitte dal quale non riesci ad uscire, non ci si potrebbe meravigliare di nulla. Possibile il ritorno di Garcia? Mi sembra improbabile pensare che De Laurentiis, dopo quanto detto, possa virare di nuovo sul francese. È un argomento delicato ma non da scartare. Mazzarri è consapevole di questo, sta nel calcio da tanti anni: per uscire dagli equivoci deve far risultato e dare un qualche gioco alla squadra e magari anche una condizione atletica. Mazzarri è da 57 giorni a Napoli, ora non è più solo responsabilità di Garcia. Anche nella gestione del tecnico di San Vincenzo ci sono troppe cose che non stanno andando. Allenatore del futuro più complicato per la difficile stagione attuale? Non credo, ma si deve pensare già da adesso all’allenatore della prossima stagione. È un argomento serio, bisognava avviarlo già dall’addio di Spalletti. Mancano cinque mesi alla fine del campionato ed è importante stabilire la direzione nella quale si voglia andare per il futuro prossimo”