Per il Ds Meluso il ritiro è una delle medicine al vaglio: «Sì, domani vedremo»

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ADL&KVARA.

 

Mazzarri, insomma, non rischia: Meluso è stato chiaro. Tra l’altro dopo il mesto sipario, mentre la squadra andava a chiedere scusa ai tifosi inviperiti nel settore Ospiti, il tecnico ha parlato una mezzora a telefono con De Laurentiis nel gabbiotto in tribuna da cui ha assistito alla disfatta (a causa della squalifica): un lungo confronto che però non ha prodotto scossoni. E ciò significa che, eventualmente, soltanto Walter potrebbe decidere di gettare la spugna in questo momento. I numeri sono impietosi, sotto tutti i punti di vista: 6 gol fatti e 19 subiti in 10 partite; e poi troppe sconfitte e un distacco pesante dalla Champions. E i musi lunghi, le questioni contrattuali, i malumori di chi non gioca e di chi vorrebbe andarsene. L’impressione in campo di una squadra non squadra. La crisi di Kvara: sono lontani i tempi del bacio di Bergamo.

RESPONSABILITA

«Valutiamo di apportare correttivi per stimolare il gruppo e cercare di tornare a una normalità che non c’è anche per gli infortuni e le assenze per la Coppa d’Africa. Politano e Juan Jesus non erano al top, ma non sono alibi. È un momentaccio», aggiunge Meluso.

Il ritiro è una delle medicine al vaglio: «Sì, domani vedremo».

Cioè oggi, alla ripresa. «Qui nessuno si vuole nascondere o evitare le responsabilità: chi è tesserato del Napoli deve sopperire in maniera adeguata alle eventuali defezioni. Nel primo tempo, comunque, Raspadori ha avuto due buone occasioni che magari avrebbero potuto cambiare la partita. E Mazzocchi, poi, fa una cavolata per eccesso di foga e agonismo».

Ma la base di partenza resta: «Non si può andare avanti così».

 

Fonte: CdS

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