L’Europa guarda con attenzione Giovanni Simeone. Sono diversi i club interessati al centravanti del Napoli che nell’ultima di campionato, contro il Monza, nonostante l’assenza di Osimhen e lo zero a zero blindato, ha raccolto appena cinque minuti più recupero. Tutti conoscono, oppure immaginano, lo stato d’animo del Cholito, 29 anni a luglio, sconsolato in panchina in attesa di una chance. Con Mazzarri gioca ancora meno rispetto a Garcia. Lo scorso anno il minutaggio era simile, ma a fare la differenza erano i gol, alcuni decisivi o di prestigio: Liverpool, Ajax, Milan. Quest’anno è fermo a due. Non segna più perché non gioca più. Vive un periodo complesso, tormentato, perché da argentino in questa città ha già lasciato il cuore, ma da un po’ di tempo è sfiorato dall’idea di pensarsi altrove per tornare a sentirsi protagonista.
PRESSING
Ambizione legittima e neppure sorprendente che, però, va a sbattere contro la realtà: Osimhen sta per andare in Coppa d’Africa e Simeone è il solo centravanti di ruolo con caratteristiche uniche e diverse da Raspadori. Il Cholito spera di ritrovare spazio, vuole giocare, segnare, esultare. Attorno a lui, intanto, si muove il mercato. Sono diversi i club europei che lo seguono con attenzione. In Inghilterra ribadiscono l’interesse di Newcastle e West Ham; in Spagna, dove allena papà Diego, ci pensano Siviglia, Villarreal, Betis. Altre società potrebbero presto inserirsi. Dovranno parlare col Napoli che non vuole rinunciare all’argentino, non ora, con Osimhen out almeno un mese.