Nel corso di un’intervista alla trasmissione ‘Socios del espectacuolo’ in onda su “El Trece tv”, ha parlato il legale di Ezequiel Lavezzi, ex calciatore azzurro, Mauricio D’Alessandro, per parlare dell’incidente che ha visto vittima il ‘Pocho’ nei giorni scorsi in Uruguay: “Ha una casa sul mare, a José Ignacio. Quella casa è molto aperta, si affaccia su una duna. Molte volte ci sono persone che irrompono in casa e lui vive un po’ spaventato, paranoico, per così dire, con l’insicurezza”, ha esordito l’avvocato parlando alla trasmissione ‘Poco Correctos’.
“È una casa incustodita, e tutti sanno che Lavezzi vive lì, e gli dicevano ‘stai attento, non hai sicurezza, possono venire da te’, aveva una psicosi per questo. A quanto pare, nelle prime ore del mattino, ha iniziato a urlare e a dire che c’erano persone in casa. Il fratello è uscito, hanno iniziato a cercare ovunque, e lui ha preso un paio di forbici, non era nemmeno un coltello, e sono andati a cercare le persone che presumibilmente erano in casa. Cominciano a cercare e non trovano nessuno. Comincia a gridare che c’è gente ed è lì che avverte un picco di stress o qualcosa che lo fa impazzire, e il fratello lo abbraccia e lo butta a terra. Quando è caduto soffriva molto ed è stato necessario portarlo in ospedale al Cantegrill. Le ferite provengono da quella forbice, ma non è perché hanno affrontato qualcuno”, ha aggiunto il legale.