Gazzetta – “Da Demme ad Elmas. Mazzarri, cinque addii per ritrovare lo sprint”

Il crollo col Frosinone può cambiare faccia alla rosa Dentro soltanto chi ha fame e può portare entusiasmo Il macedone verso Lipsia, Simeone via se resta Osimhen

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Walter Mazzarri vuole il mordente degli uomini, non la tronfia presunzione dei caporali.

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Lo scudetto sul petto va difeso e non ammirato.

Il campione vive per elmasconfermarsi, non si crogiola in una vittoria che diventa superata pochi istanti dopo averla conseguita. L’allenatore è stato costretto a ricordarlo, dopo un’umiliazione così bruciante come quella di martedì. D’altronde, il talento si può allenare.

È ben diverso, invece, agire sulla volontà.

Nelle ore precedenti alla partita col Frosinone, si è diffusa la notizia della trattativa tra il Napoli e il Lipsia per il trasferimento di Eljif Elmas.

Il macedone non è sceso in campo perché infortunato e quando è stato chiesto un parere al tecnico sul futuro del giocatore, non poteva essere più chiaro. «Qualcosa dovremo fare, chi già lo scorso anno ha giocato poco e ha la faccia triste preferisco vada via e faccia spazio a forze fresche che possano portare entusiasmo».

 

Quella panchina I malumori del centrocampista non sono una novità. L’anno scorso, ad ottobre, pubblicò una story su Instagram definendo la panchina il suo “primo amore”. Nessuno gradì l’uscita infelice, specialmente perché il Napoli stava già dando dimostrazione di essere una candidata credibile per lo scudetto. Da Ancelotti a Mazzarri, passando per Gattuso, Spalletti e Garcia, non c’è stato qualcuno in grado di comprenderlo e valorizzarlo. Le responsabilità sono divise equamente, ma adesso le strade sembrano pronte a prendere direzioni differenti. Il Lipsia infatti ha fatto pervenire a Castel Volturno un’offerta considerevole, da 25 milioni di euro comprensivi di bonus. È una cifra che incontra il favore di De Laurentiis, certo di garantirsi una sicura plusvalenza. L’accordo tra i tedeschi e il calciatore è già stato raggiunto, l’operazione tuttavia non si sbloccherà finché il presidente non sarà certo di avere in pugno un degno sostituto. Da questo punto di vista, sono diversi i nomi considerati. In cima alle preferenze c’è Lazar Samardzic dell’Udinese, che eviterebbe esborsi superiori all’importo ottenuto dalla vendita di Elmas. Altri profili vagliati sono Mats Wieffer del Feyenoord, Maurits Kjaergaard del Salisburgo, Albert Gronbaek del Bodo/Glimt e di recente si è aggiunto anche Emil Hojbjerg del Tottenham, seguito con attenzione anche dalla Juventus.

 

Ai margini La lista degli scontenti è ben più lunga di così.

Vi rientrano anche Zanoli, Gaetano e Demme, meno che comprimari, ai margini del progetto tecnico.

L’esterno è un obiettivo del Genoa, Gaetano invece ha su di sé gli occhi di Lecce, Empoli e Frosinone, alla ricerca di un po’ di fiducia che a Napoli non ha mai avuto, nonostante abbia sempre mantenuto un atteggiamento professionale e utile alla causa, nel suo piccolo

Diverso è il discorso di Demme, che da tempo ambisce al ritorno in Germania, che puntualmente non si verifica mai per una questione di ingaggio: è troppo alto anche per una cessione in prestito. Chissà che però stavolta non sia la finestra buona, con l’Hertha Berlino che resta vigile su possibili sviluppi vantaggiosi.

 

Sprazzi di Cholito Ultimo, ma non meno importante, è Giovanni Simeone.

È soffocato dalla presenza ingombrante di Osimhen.

Non è una questione ambientale, anzi: si è creata quella sinergia speciale che tra Napoli e l’Argentina si instaura in modo naturale.

Né tantomeno è un problema su cui montare una polemica, ma finora l’esperienza napoletana è tutta racchiusa in sprazzi di partita, istantanee meravigliose ma così episodiche da rendere impossibile qualsiasi tipo di progetto.

L’attaccante non ha chiesto di partire questo inverno, però in estate se la situazione non dovesse cambiare è un’ipotesi percorribile.

L’attesa, insomma, è una scelta strategica. Il Cholito aspetta di capire se il nigeriano rimarrà e che tipo di considerazione avrebbe lui in vista della prossima stagione.

Se dovrà contendersi ancora il ruolo di primo ricambio di Osimhen con Raspadori, non avrà alcun interesse alla permanenza. Dopotutto le facce tristi, come sostiene Mazzarri, non sono d’aiuto a nessuno.

 

Fonte: Gazzetta

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