Più che intermediari, stanno diventando gli attori protagonisti del calciomercato mondiale. Nel 2023 le società di calcio hanno pagato 888,1 milioni di dollari – circa 810 milioni di euro – in commissioni per gli agenti durante le trattative per i trasferimenti internazionale (da un Paese all’altro) dei calciatori. Si tratta dell’importo più alto di sempre, destinato a crescere nel 2024, superiore all’ultima rilevazione pre-pandemia (654,7 milioni). Rispetto al 2022 (623,2 milioni) c’è stato un aumento del 42,5%, mentre la spesa è cresciuta quasi di quattro volte in un decennio.
Secondo i più, è proprio in virtù di dati del genere che la Fifa ha voluto il FFAR, il nuovo regolamento agenti che appena nato è già diventato oggetto di discussione nei tribunali di mezza Europa. Con il limite ai mandati (possibile solo la combo per chi rappresenta agente e società) e l’introduzione di un tetto alle commissioni (10% per chi lavora col venditore, 3% per chi rappresenta le altre due parti), i procuratori sentono la propria autonomia minacciata e dopo varie pronunce nazionali attendono la posizione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Sul fronte delle istituzioni calcistiche la preoccupazione, oltre che sulla cifra delle commissioni, è in questo dato: il 10% dei soldi spesi dai club sul mercato finisce direttamente nelle tasche degli agenti. Va comunque precisato che nove commissioni su dieci sono inferiori al milione di dollari, ma le 224 operazioni monstre che lo superano pesano per il 70% sul totale. Funziona come per la distribuzione della ricchezza su scala globale: pochi squali si dividono quasi tutta la torta, lasciando alla moltitudine una piccola fetta.
DEBITI. A fare la parte del leone sono ancora i club inglesi che sfiorano la soglia dei 300 milioni (280), ma subito dopo si conferma seconda la Serie A con 115,7 milioni (erano 88,5 nel 2022), davanti alla Bundesliga (89). Chi pensa che gli agenti siano il problema principale dell’indebitamento del calcio rischia di perdere però il focus della questione sostenibilità: le società italiane hanno quasi 6 miliardi di debiti, con perdite per 1,5 miliardi annui.
Tornando alle commissioni per gli agenti, il Paese che ha speso di più rispetto a dodici mesi fa è l’Arabia Saudita, partita da poco più di zero e arrivata in un batter d’occhio a 86 milioni. Cominciano a girare parecchi soldi anche nel calcio femminile: per la prima volta, gli intermediari che hanno favorito il trasferimento delle calciatrici hanno superato il milione di incassi (1,4).
Fonte: Corriere dello Sport