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Ore 15:36 Finisce la conferenza.
La situazione di classifica per passare il turno non vi obbliga a vincere e può cambiare l’impostazione della partita da parte vostra? Il Braga è una squadra da rispettare, con dei valori e noi dobbiamo vincere. Noi dobbiamo provare a concedere pochissimo all’avversario domani. Questo ci aiuterà ad andare avanti in campionato e fino alla fine del campionato. Dobbiamo provare a vincere provando a non subire gol e questo mi farebbe moltissimo piacere.
Mi ricordo che nella sua prima esperienza napoletana, dopo 4 partite si iniziava a sentire la fatica fisica e mentale dei tanti impegni. A distanza di tanti anni crede ancora in ciò? Questa è una domanda interessante: tanti anni fa, quando i giocatori vivevano in modo diverso le gare a certi livelli. Dopo la terza partita che un titolare giocasse per 3 gare 90 minuti, poi facesse una bruttissima partita. Ora i ragazzi vivono il calcio in un altro modo. Vedo giocatori che giocano ogni 3 giorni 6-7 partite e giocano benissimo. Vivono le partite in modo diverso, senza quello stress che avevamo noi. Se li fai recuperare bene, sono più freschi anche mentalmente. Non sono preoccupato che dovessero giocare tanto quelli che giocano sempre.
Ti preoccupa l’aspetto psicologico, che dopo tre sconfitte si possa generare la paura? Vedo che c’è un momento in cui ti gira storto e la squadra accusa il colpo, mentre quando andava bene anche se subiva gol continuava a giocare. Per questo devo ridare solidità a questa squadra perché così ti senti forte. La squadra non deve sbandare: se la squadra gioca come sa e non commette errori, sono convinto che passerà il momento e la prima vittoria arriverà presto. Bisogna però essere forti a essere forti, a non sottovalutare i contropiedi, su un calcio d’angolo attenzione se non segniamo e il portiere avversario prende la palla.
Una squadra come il Napoli, con tanta qualità nei suoi interpreti, sta tirando poco in porta. Come se lo spiega? Può essere anche perché si sta cercando l’equilibrio di cui parlava prima? Con la Juventus mi sembra che abbiamo fatto 7 tiri. Purtroppo non so perché e vorrei allenarlo quando avrò più tempo a disposizione: ultimamente tiriamo male. Bisogna anche trovare i gol dalla distanza. L’Inter, nel primo tempo con noi, ha sbloccato la partita con un tiro da fuori area. Se riusciamo a schiacciare la squadra avversaria nella propria area si deve cercare anche il tiro da fuori e voglio allenare questo aspetto. A volte per sbloccare la partita bisogna tirare da fuori e segnare, come fanno anche altre grandi squadre
Qual è la sua urgenza tra: miglioramento della condizione atletica, fase difensiva da migliorare, maggior cattiveria sotto porta? Per quello che ho visto, in questo momento, bisogna acquisire una sicurezza difensiva mentre facciamo il nostro gioco. Questa è la cosa che dà meno sicurezza e più fastidio ai giocatori. Davanti alla porta anche in passato dicevo che l’importante è creare le occasioni, poi l’attaccante segna: questa è una questione di momenti. La fase difensiva deve essere perfetta e questo è l’aspetto che vorrò vedere migliorato domani sera.
Data l’emergenza sulla fascia sinistra, ha pensato di passare alla difesa a tre o vedremo qualche nuovo interprete domani? Come va con il georgiano? I nomi li sbaglio anche quelli in italiano (ride, ndr). Per assurdo sono venuto qua perché mi piaceva giocare a 4 perché pensavo ci fossero i giocatori con le caratteristiche ideali e tutti mi stanno dicendo di tornare a 3 (ride, ndr). Natan sta facendo quello che poteva fare: se dovesse rigiocare lui mi aspetto che spinga di più perché in Brasile giocava a 4 come terzino. E’ comunque un giocatore dal Brasile e sta facendo qualcosa in più di quanto fatto nella partita precedente. Zanoli, per esempio, a sinistra può giocare ma ha un minutaggio ridotto e vediamo cosa posso fare per questa gara. L’importante è che siamo compatti e che miglioriamo il calcio sulla fascia sinistra, dove giochiamo con una certa apprensione. La cosa fondamentale è la solidità di squadra: quando attacco so che gli altri non devono ripartire o devo fare le preventive giuste.
Passiamo a Mazzarri: quanto domani, anche da un punto di vista mentale, è importante avere un certo tipo di approccio, dato che è una sfida da dentro o fuori per alimentare la fiducia e la consapevolezza alla squadra? Domani è fondamentale passare il turno. In queste partite credo che questa squadra ha dimostrato di saper giocare a calcio e deve continuare a farlo, ma deve ritrovare l’equilibrio dello scorso anno senza concedere ripartenze e gol che l’anno scorso non perdeva. Mi farebbe piacere vedere una fase difensiva migliore, una squadra più compatta. Dal punto di vista dei risultati siamo stati un po’ carenti. Domani mi aspetto una squadra più compatta e solida e spero faccia vedere il calcio che ha fatto vedere con me, ma essere più concreti. Domani voglio passare il turno facendo vedere che siamo tornati solidi. Domani è fondamentale passare il turno facendo vedere che non regaliamo nulla agli avversari in quanto a ripartenza.
Siete rimasti sorpresi dal Braga che avete incontrati durante la prima partita e cosa vi aspettate dalla prossima? Il Napoli è messo bene, anche se perdete di un gol passate il girone – Il Braga è una squadra molto organizzata, domani giocheremo bene e metteremo il massimo in campo. Questa partita la affronteremo con lo spirito giusto perché fondamentale per il passaggio del girone.
Credi che la differenza rispetto all’anno scorso è solo mentale o anche fisica? Tante cose sono cambiate, sia per noi che per la società. Quando vinci dopo 33 anni le aspettative crescono e aspettano che quello che è successo l’anno scorso debba succedere di nuovo. Nell’inconscio si pensa ‘vabbè ho già vinto’, ma i ragazzi continuano a lavorare. Dobbiamo metterci maggiore impegno con la consapevolezza che le vittorie arriveranno e facendo quello che ci dice il mister. Dobbiamo essere sereni perché i momenti brutti passano e arrivano quelli belli.
In cosa il mister vi sta facendo voltare pagina? Si può dire che da domani inizia una stagione nuova? Conosco il mister da tanto, questa carica che ci sta dando, di trovare serenità e le qualità che ognuno ha dentro di sé. Dobbiamo sistemare delle cose in campo a modo suo e lui ci ha trasmesso questo benissimo. Questo si vede già e dobbiamo mantenere ciò anche più di 50 minuti come contro la Juve. Noi abbiamo sprecato e loro no. Poi con le vittorie è tutto più facile.
Cosa ci vuole per superare questo turno e tornare a vincere al Maradona? Manca segnare, vincere. A volte siamo meno lucidi dell’anno scorso, ma con la tranquillità e il lavoro che stiamo facendo tornerà perché abbiamo iniziato a dare segnali importanti. Spero in una vittoria per domani per dare fiducia a noi e alla città.
A Juan Jesus: è un momento particolare questo, in cui bisogna dare un segnale. In queste tre sconfitte avete dimostrato di fare qualcosa meglio ed i più, domani non potete sbagliare – Domani ci giochiamo il passaggio del turno, abbiamo fatto le ultime tre partite in crescita al di là del risultato e pian piano stiamo trovando la fiducia giusta anche a livello mentale. E’ un momento difficile, contro il Braga dobbiamo continuare la crescita. Manca la vittoria, mancano i gol e domani sarà importante.
Una precisazione prima dell’inizio della conferenza: Victor Osimhen non era oggi all’allenamento perché in gara, con forti possibilità di vittoria, per il Pallone d’Oro africano, in lizza con giocatori come Salah. In accordo con la società è partito dopo aver svolto del lavoro individuale e domani sarà presente all’allenamento, ovvero la rifinitura, speriamo con grande entusiasmo per un’eventuale vittoria. In ogni caso la società gli ha messo a disposizione un fisioterapista.
Ore 15:01 Inizia la conferenza stampa
Domani il Napoli affronterà lo Sporting Braga, per la gara di ritorno della fase a gironi di Champions League, al Maradona. Oggi pomeriggio alle ore 15.00, è prevista la conferenza stampa di Walter Mazzarri che parlerà con Juan Jesus al Konami Training Center di Castel Volturno. IlNapolionline vi terrà aggiornati in tempo reale sulle dichiarazioni dei protagonisti.
a cura di Simona Ianuale