De Laurentiis incontra l’assessore alle Finanze: la sua, una bella idea

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Ha intenzione di costruire una scuola calcio per riqualificare la periferia cittadina, Aurelio De Laurentiis. A scriverlo, nel suo editoriale per La Repubblica, Antonio Corbo: “Nonostante gli errori e i deludenti acquisti, De Laurentiis con la partenza di Kim e Lozano conserva una brillante “posizione finanziaria attiva” in bilancio, sui cento milioni. La fama di ottimo amministratore è indiscussa. Dopo lo sgarbo dell’esordio per acquisire lo stadio (“Se il sindaco juventino me lo dà…”) e la ruggine sui biglietti della tribuna autorità, De Laurentiis ora invita a cena tutti i consiglieri. Dopo l’irrituale trattativa a mezzo stampa, si fa ricevere dall’assessore alle Finanze, il veneziano Pier Paolo Baretta. Avanza un’idea che non è solo business. Una bella idea. Il Napoli può costruire una scuola calcio per riqualificare le periferie. Porte aperte a ragazzi che disertino la strada, ma non la scuola. La zona: oltre il Centro direzionale, spazio nei 30 degli 80 ettari nell’ex mercato. Un progetto che era nel piano elettorale di Manfredi. Calcio come servizio sociale. Da far invidia al governo. Sono le ore del nuovo De Laurentiis. Dà segnali di cambiamento la sua agenda. Quasi non si riconosce. Chissà se dura, ma le notizie sono notizie e vanno registrate. Si è forse accorto di aver commesso troppi errori nella sua vulcanica creatività. Si è fermato vedendo il Napoli fuori dal giro scudetto in 15 gare. Neanche metà campionato. Sbagliava l’impossibile dal 4 maggio, notte dello scudetto, iniziò tenendo la festa tutta per sé. Squadra oscurata, lasciata per un altro giorno nell’albergo udinese di Tricesimo sul viale verso il confine. Costretta a sbarcare nell’angusto scalo di Grazzanise, abolito anche il bus bipiani per il giro trionfale, un classico del dopo scudetto”.

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