“Finirà che Luciano Spalletti rivelerà in un documentario per qualche piattaforma la sua versione sul divorzio da Aurelio De Laurentiis”.
Risulta evidente che mettersi insieme è una passeggiata, ma dirsi addio è complicato. Non si è ancora trovato il modo di farlo come si deve. Francesco Totti-Ilary Blasi, Roberto Mancini-Gabriele Gravina e, appunto, Spalletti-De Laurentiis: tre storie e un solo (unico) copione. Praticamente un format.
All’inizio c’è la negazione (è la stampa, che bruttezza: invenzioni, maldicenze). Poi subentra la reazione di circostanza, che balla sul filo tra l’ipocrisia e l’educazione. Si negano il contrasto, l’insanabile frattura, il reciproco disamore in marcia verso il disprezzo. Per rispetto dei figli, dei tifosi o della patria”. A scriverlo è La Repubblica.