Queste le valutazione e i voti
Mazzarri 6 – Raccoglie meno di quanto meriterebbe: Napoli padrone del campo (66.8% di possesso) e soprattutto in partita fino alla fine sul piano fisico e della tenuta (2 tiri nello specchio subiti), però anche Napoli tradito da errori che contro un avversario spietato si pagano a carissimo prezzo: quello di Kvara al tiro è colossale e la disattenzione difensiva sul gol di Gatti è imperdonabile. S’intravede la luce, ma i rimpianti restano. E ora, la Champions: martedì con il Braga sono in palio gli ottavi. E l’inizio di un nuovo corso.
Meret 6
Il colpo di testa di Gatti è una fotografia. Ma non sorride mica. Per il resto becca tanto freddo e qualche brividino.
Di Lorenzo 6
Tra Rabiot e Kostic, e poi a collezionare discese e sovrapposizioni a destra, da ala. Da difensore, invece, è l’errore davanti a Szczesny al 39’, ma il fuorigioco cancella tutto. Risucchiato nell’azione del gol della Juve, di riflesso, ma ci mette energia e corsa fino alla fine. Anche perché dopo il vantaggio la Juve si mette a fare solo la guardia.
Rrahmani 5
Comincia su Vlahovic e si ritrova a fronteggiare Chiesa. E nel primo tempo è attento, puntuale, preciso. Fino al 5’ del secondo tempo: Gatti lo brucia alle spalle, una fiammata. Che incendia le ambizioni del Napoli: un errore, però fatale.
Juan Jesus 6,5
A uomo su Vlahovic, incollato, di fisico e di astuzia. Il duello è suo fino all’ultima palla. E poi ricomincia con Milik: prestazione molto convincente.
Natan 5
Un miracolo ispirato dalla dea fortuna, la respinta al 21’ su Vlahovic in area. Ma quando tocca a lui, e soltanto a lui, sono errori di posizione e affanni contro Cambiaso e chiunque navighi a sinistra. Terzino adattato, d’accordo, ma quando il livello si alza emergono limiti tecnici e tattici.
Zanoli (28’ st) 6
Niente male, a sinistra: gamba e una lettura ottima su Chiesa.
Anguissa 6
Non dà riferimenti, si sposta, danza e galleggia fino ai bordi dell’area. Rabiot e Locatelli lo soffrono, alimenta e crea superiorità. Però esce tardi sul cross di McKennie.
Lobotka 6,5
Si abbassa e si alza. Ritmo e gioco come ai bei tempi, godendo anche di una certa libertà nell’aggressione.
Cajuste (42’ st) sv
Zielinski 5,5
Nello scopone scientifico si direbbe che spariglia. Di continuo: lo trovi in ogni zolla della mediana, ma non sempre riesce a essere incisivo. Figuriamoci risolutivo. La giocata più bella è l’apertura che lancia Osi nel primo tempo. Poi perde smalto.
Elmas (19’ st) 5,5
Entra maluccio, questa volta: un po’ lento nelle scelte, un po’ insicuro.
Politano 5,5
Partenza doc, con tanto di sinistro a fil di palo che riscalda il gelo di Torino. E poi sacrificio, spalla a spalla con Kostic. Che a un certo punto gli prende campo.
Raspadori (28’ st) 5,5
Un po’ di verve a destra, ma il muro è già alto. E sbatte.
Osimhen 6,5
Una mezzora di sofferenza tra Bremer, il suo tormento a uomo, e Danilo. Poi, però, il lampo: al primo attimo di pace fila nello spazio a Gatti e pesca Kvara che divora. Lotta da leone, è ovunque, ma sempre in una selva bianconera: poco servito, molto marcato.
Kvaratskhelia 5
Il gol che sbaglia al 28’, quando Osi lo mette da solo davanti a Szczesny, con tutto il tempo di mirare e piazzare, è da non credere per uno come lui. E così s’innervosisce e cade nella provocazione di Gatti: reazione, giallo. Cambiaso è una goccia cinese (di falli) e sull’1-0 concede spazio al gioco di McKennie.
Simeone (42’ st) sv
Fonte: CdS