“Osimhen non è ancora al top ma può darci sempre di più”

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Profilo basso, tanto lavoro e niente proclami, Walter Mazzarri in cuor suo ripensa a quel 31 ottobre del 2009, quando appena arrivato al Napoli quando rimontò dal 2-0 bianconero ribaltando la gara con una doppietta di Hamsik e un gol di Datolo.

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Oggi il tecnico di San Vincenzo è chiamato a dare un’anima a questo di Napoli, perché dopo lo scudetto vinto la squadra si è un po’ persa fra appagamento e festeggiamenti.
«Devo cercare di intervenire perché appena facciamo un errore prendiamo gol e questo va sistemato. Le squadre di vertice devono essere solide e poi segnare. Il primo tempo con l’Inter lo abbiamo fatto molto bene, dovevamo finire in vantaggio per le occasioni avute. Progressi ne ho visti. Anche se poi abbiamo avuto un calo. In certe situazioni però può essere anche un discorso psicologico. Se vediamo le rose di Inter e Juve non ci sono queste differenze. Ma la classifica è sentenza. Oggettivamente siamo in ritardo e dobbiamo recuperare».
Confidando nei gioielli Per ritrovare il successo serve subire meno e anche far gol. Il nuovo tecnico confida sui campioni: «Osimhen non è ancora al top ma può darci sempre di più. Per far gol serve brillantezzza e oggi ci manca. Poi serve anche un pizzico di fortuna sotto porta». E poi su Kvara: «Era prevedibile che ci fossero più attenzioni sui nostri attaccanti. Io devo metterli nelle condizioni di non essere sempre raddoppiati. Kvara ha dimostrato di essere bravo anche se viene in mezzo. Se in tre vanno su di lui vuol dire che c’è spazio per altri. Dobbiamo essere più squadra in queste situazioni».
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