TORINO – La Procura di Roma si muove nell’inchiesta Prisma sui bilanci della Juventus. Il 6 settembre scorso, la Corte di Cassazione aveva dichiarato l’incompetenza territoriale del Tribunale di Torino, ordinando la trasmissione degli atti a quello della capitale, nuovo titolare dell’indagine; ora gli inquirenti hanno chiesto al club bianconero la documentazione «relativa, in particolare, ai bilanci al 30 giugno 2022».
Ne ha dato notizia la stessa Continassa con una nota in cui spiega che «la società ha appreso che presso la Procura di Roma pendono indagini in relazione a esponenti aziendali per la fattispecie di cui all’art. 2622 Codice Civile in ordine al bilancio al 30 giugno 2022.
La società non risulta indagata. In ragione del contenuto della richiesta di acquisizione documentale, la società ha ragione di ritenere che le indagini riguardino le medesime materie (cosiddette plusvalenze da “operazioni incrociate” e cosiddette “manovre stipendi”) già oggetto dell’inchiesta torinese nonché dei procedimenti Consob ex art. 154-ter del D.Lgs. 58/1998». L’inchiesta Prisma era stata avviata dai magistrati torinesi nel novembre 2021.