Normali, opachi e quasi tristi; prima, e con loro, c’era una specie di profetica allegria che contagiava ogni cosa. Osimhen e Kvara, in questo momento, hanno la luce spenta. Campioni col freno a mano, quasi assenti. Tutti volevano di più, in una sera così, come quella con l’Inter. E invece, la risposta è deludente. L’alibi c’è, eccome se c’è per il nigeriano: reduce da un problema muscolare non di piccola entità, curato un po’ in Nigeria e poi a Castel Volturno, ha troppa fretta di bruciare le tappe e rientrare al top alla velocità della luce. Per questo, si espone a prove deludenti, come quella con l’Inter.
Tanta buona volontà, un rigore procurato (perché quello di Acerbi è fallo netto) ma poi per il resto è un attaccante in ombra. Che ha giocato anche oltre quello che avrebbe dovuto, tenuto conto che c’è Simeone in grande condizione, così come dimostrato anche a Madrid. Due candidati al Pallone d’oro che sembrano due calciatori normali. Kvara, per esempio. Ovvio che patisce l’assenza alle spalle di un partner (e domenica sera non solo c’era Natan e non Rui o Olivera, ma mancava anche il sostegno di Zielinski nella cerniera di sinistra): in molti sanno anche come affrontarlo, deve dare davvero il massimo della fantasia per poter liberarsi degli altri.
Fonte: Il Mattino