All’improvviso, come d’incanto, durante la serata tra gli abbracci reciproci si è ricomposta anche l’intera anima del Napoli scudettato, con De Laurentiis, Giuntoli (arrivato in extremis da Torino) e Spalletti nella stessa sala. Il presidente e l’allenatore – che era con la famiglia – hanno cenato in tavoli diversi mentre il ds ora alla Juve ha salutato uno per uno i suoi ex giocatori presenti, da Osimhen e Di Lorenzo fino a Kvaratskhelia e Lobotka. Spalletti e De Laurentiis hanno chiacchierato a lungo con il sorriso sulle labbra, poi il tecnico sul palco ha rievocato ricordi dolci: «Io ho dovuto fare poco, avevo un grande gruppo. Il presidente è bravissimo a motivare, se si va a Napoli lo si fa per vincere e quando cammini in città senti l’amore addosso». Sull’attuale squadra, quella ereditata da Mazzarri, il ct della Nazionale ha commentato: «Al Napoli ho visto fare splendide partite, ma non sono riusciti a mantenere il ritmo che avevano in precedenza. Conosco bene Mazzarri, lui è uno che lavora e ha bisogno di un po’ di tempo per mettere in pratica il suo calcio e le sue idee». Fonte: CdS