Napoli e Inter, che si affronteranno domani sera al Maradona, avranno nel centrocampo un’arma da poter sfruttare a propria disposizione. Chi domina quella zona di campo, potrà non affidarsi alle sole ripartenze in un match dove a far la differenza sarà proprio la velocità. Sia Mazzarri sia Inzaghi stanno lavorando in maniera dettagliata sui movimenti dei due terzetti.
Gli occhi saranno puntati su Lobotka e Calhanoglu, stesso ruolo ma diverso modo d’interpretarlo. Il turco è arrivato alla regia dopo aver giocato in tutte le altre posizioni del centrocampo, abile a destreggiarsi davanti alla difesa grazie alla rapidità di esecuzione propria di un giocatore offensivo. Proprio su quest’effetto fa affidamento Simone Inzaghi per sorprendere gli avversari, come accaduto in occasione del rigore conquistato da Darmian a Bergamo contro l’Atalanta. E così, nelle idee nerazzurre, dovrà essere anche al Maradona. Lobotka, invece, è un regista vecchia maniera che agisce spesso lontano dalla trequarti avversaria per dettare i tempi nel mezzo. Se Spalletti gli chiedeva a più riprese di rischiare la giocata per creare superiorità numerica sin dall’inizio della manovra, con Garcia e ora con Mazzarri si lavora principalmente sulla ricerca della verticalità per innescare in profondità Kvaratskhelia e Osimhen.
Fonte: La Gazzetta dello Sport