A “1 Football Club”, programma radiofonico su 1 Station Radio, è intervenuto Mimmo Caso, ex calciatore, tra le altre, di Inter e Napoli.
Quali sono i punti deboli di Napoli e Inter?
“L’Inter è una squadra che sta confermando quanto di buoni già fatto nella scorsa stagione. Il Napoli, purtroppo, con Spalletti ha perso una grandissima certezza per continuare con quel lavoro che aveva portato a qualcosa di storico. A volte, si fanno delle scelte che possono rivelarsi non azzeccate. È stato scelto Garcia, che non so quanto potesse incidere sulla crescita degli azzurri. Anche la società, però, ha le sue colpe. Quando si perde un uomo di grande spessore calcistico come Spalletti, bisognerebbe saper scegliere. Ora c’è Mazzarri, che conosce benissimo l’ambiente. Credo che Walter possa ridare quell’identità che è mancata con Garcia. Quello di domenica è un match che metterà di fronte due pretendenti. Il Napoli ha un ritardo di otto punti da un avversario che ha una fisionomia ben precisa, così come l’aveva il Napoli lo scorso anno. I nerazzurri riescono a giocare un calcio corale, sia in fase difensiva che offensiva. Un avversario ostico per i partenopei, anche se il Napoli sta recuperando Osimhen e, dopo il successo di Bergamo, può tornare sul percorso della passata stagione”.
Crede che l’assenza di un terzino di ruolo possa incidere sulla costruzione di gioco?
“Può essere un problema soprattutto in fase offensiva. Lo scorso anno, il duo Kvara-Rui ha dato spettacolo. Chiaramente, Juan Jesus è un centrale adattato e non può garantire la stessa spinta. Pur guadagnando in fase di copertura, il Napoli perde tantissimo in fase di proposizione. Durante la stagione possono accadere degli imprevisti e, quando succede, l’allenatore è chiamato a dei correttivi. Quando vengono a mancare certi giocatori, è chiaro vengano meno anche gli automatismi”.
Natan e Rrahmani in calo di condizione?
“Quando lasci un giocatore come Kim, di cui nessuno conosceva lo spessore e l’intelligenza tattica, perdi tantissimo. È stato incredibile, riusciva a trasmettere serenità al compagno di reparto. Mi ricordava i tempi di Baresi, Costacurta, o Nesta e Mihajlovic. Giocatori che hanno dei campioni accanto che ti permettono di non sbagliare, giocare con maggiore tranquillità. La forza di un calciatore risiede anche in questo. Natan è un calciatore diverso, chiamato a adattarsi ad un campionato completamente differente. Inoltre, con l’addio di Spalletti dovevamo aspettarci che il Napoli cambiasse proposta di gioco. Quel che ha fatto Spalletti lo sa fare soltanto Luciano. È come con Guardiola, tutti cercano di imitarlo, ma Pep è unico. Ognuno porta le sue capacità, le sue esperienze. Fare dei confronti è sbagliato, sono cambiati alcuni calciatori e qualche azzurro può aver perso delle certezze. Con Mazzarri, però, la squadra potrà tornare ai propri livelli, anche riprendendo gli insegnamenti di Spalletti. Walter, pur mettendoci del suo, ha dichiarato di voler riproporre il mosaico composto da Luciano e che, con Garcia, stava invece cedendo”.
Fonte:1 Station Radio.
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