Lobotka, con Anguissa e Zielinski per ripartire con un inedito 4-3-3 di Mazzarri
Sabato con l’Atalanta il Napoli dovrà ripartire con l’esordio di Mazzarri in panchina per un nuovo ciclo che dovrà inevitabilmente riportare gli azzurri in alto sia in campionato che in Champions. Si riparte dal centrocampo, che con Lobotka ha il suo fulcro, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “Pure la Slovacchia (e ci mancherebbe) l’ha messo al centro di se stesso: ed è arrivata agli Europei. Il Napoli ce lo aveva, sistemato lì da Spalletti dopo che per due anni se n’era stato tra panchine e tribune (e un po’ in infermeria) a chiedersi perché mai lo avessero comprato: ma ad un certo punto, senza chiedersi come o perché, pur lasciandolo in mezzo al campo, qualcuno aveva scelto di evitarlo. «Non conosco la Storia» disse il signor Rudi Garcia. Bocciato alla dodicesima. Ora Lobotka deve solo darsi una spolveratina sulle spalle, rivedere il suo calcio, palleggiare tanto in quel 4-3-3 che è un inedito per Mazzarri. Somiglierà a qualcosa che gli è caro, il modulo dello scudetto, tenterà di riprodurlo, e lui con Anguissa e con Zielinski, i compari della metà campo, dovrà ragionare o decorare, magari anche con l’aiuto di Rrahmani, al quale essendo venute meno le coperture, sono comparsi i capelli bianchi”.