Da Mario Rui fino a Meret: rinforzi in casa. Gli infortunati? Jolly in più

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Un anno fa: otto presenze e sette gol. Un anno dopo: otto presenze e sei gol. Un anno fa, Victor Osimhen non era ancoa esploso, si era fatto male come quest’anno, però a un bicipite femorale, e comunque aveva lasciato che al resto provvedessero Simeone & Raspadori. Zero sconfitte in campionato, zero sconfitte in Champions. Mentre ora, al Maradona hanno passeggiato la Lazio, la Fiorentina e l’Empoli e il Real Madrid ha imposto la legge del più forte. A volte basta poco per spiegare un tracollo (pure ideologico) e comunque dicono che con Osimhen sia una vita e senza bisognerà viverne una diversa: Osimhen sta per tornare, è pronto a fare la valigia per Bergamo; sarà l’uomo del sogno o almeno quello che dovrà provare a cancellare quest’incubo. Poi verranno gli altri: Mazzarri ha bisogno di Mario Rui, in arte il professore, e non solo per potersi infilare nel dubbio di sempre, il portoghese o Olivera, ma per poter avere un sinistro che arrivi puntuale e delicato al centro dell’area, per avvertire quella personalità che un leader dello spogliatoio sa trasmettere. E poi servirà anche Meret, il titolare, che a sorpresa ieri si è allenato un po’ in gruppo. In realtà, ci sarebbe anche Lindstrom, non soltanto perché è costato venticinque milioni di euro ma pure per quei piedi che sembrano di zucchero filato, per gli strappi che sa dare sia stando sull’esterno che da mezzala, per una varietà di calcio che gli appartiene e che può contribuire a lasciarsi alle spalle il tunnel con tutte le paure che si nascondono ormai nella penombra. Osimhen, Meret, Mario Rui e Lindsrom: non sono gli unici, ma riaverli già avrebbe un senso diverso . Fonte: CdS

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