Abbandonato e distrutto. «Ma presto riattiveremo il centro che diventerà una scuola calcio, per accogliere tanti giovani che arrivano da questa e altre periferie». Lo dice Fabio Cannavaro che ha da poco acquistato il Centro Paradiso di Soccavo, laddove si è allenato Maradona e si sono “costruiti” i primi due scudetti. Naturale, poi, un pizzico di nostalgia. Su La Gazzetta dello Sport si legge: «Ogni passo, che faccio qui dentro mi ricorda qualcosa di bellissimo. In mezzo a questo campo feci un intervento in scivolata su Maradona: fui rimproverato da un dirigente, mentre Diego invece si complimentava. All’inizio venivo qui in Vespa, poi con una Fiat, fino a una decapottabile. Con Boskov che mi diceva “tu sei troppo bello, ti devo controllare”». Continuano i ricordi motoristici: «Un giorno Careca mi chiese di fare un giro in Vespa. Gli chiesi: ma la sai guidare? Rispose, sì ma non mi convinse. E infatti Antonio fece il giro della palazzina restando con la prima marcia e appena arrivò sul piazzale azionò il freno anteriore e andò lungo per terra». Poi lui, il più grande: «Maradona veniva poco, ma quando c’era era un divertimento. Trascinava tutti i compagni, gli vidi fare più volte canestro tirando coi piedi».