“Quando un allenatore viene esonerato dopo due mesi il fallimento è di chi l’ha scelto”

Le parole di Delio Rossi

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A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Delio Rossi, ex allenatore di Atalanta, Fiorentina e Lazio: “Il lavoro da allenatore è diverso da quello di selezionatore. Più che fare l’allenatore, Luciano credo abbia bisogno di fare delle scelte giuste, soprattutto in considerazione del momento dei giocatori. Sotto questo punto di vista, Spalletti sta facendo bene. Un tecnico di carisma, anche se tutti siamo giudicati per i risultati. Italia che convince? Purtroppo, pur avendo vinto un Europeo, veniamo da due sessioni di Mondiali dove non ci siamo qualificati. Chiaramente, se non riuscissimo neanche a qualificarci per l’edizione tedesca sarebbe un grosso problema per il nostro movimento. La nostra selezione è superiore, ma se non riuscissimo a qualificarsi dovremmo porci qualche domanda. Spalletti, come Mancini, non può inventarsi niente. Come uomini siamo carenti e la maggior parte dei ruoli sono occupati da stranieri. A Luciano non si può dar torto delle scelte fatte sinora, sono quelli gli uomini a cui affidarsi. Secondo me, dobbiamo essere fiduciosi, fermo restando che bisogna navigare a vista. È necessario anzitutto qualificarsi all’Europeo. Se Mazzarri è tornato significa che c’è stato un esonero. In questi casi si parla del fallimento dell’allenatore anche se, a mio avviso, il fallimento è di chi lo ha scelto. Scegliere un tecnico e, dopo soli due mesi, esonerarlo, sta a significare che si è sbagliata la strategia. Quella di Mazzarri è una scelta logica. Un allenatore che sa di calcio, che conosce l’ambiente e il presidente. Sul discorso, poi, che preferisca il 3-5-2 è un falso problema. Quando ti danno il patentino di allenatore non è certo in virtù di un modulo, ma finalizzato ad allenare. Per questo Walter si adatterà a quel che la squadra richiede. Con il cambio in panchina, inoltre, i calciatori dovranno resettare tutto. Ne escono molto più responsabilizzati e se fallissero ancora vorrebbe dire che il problema non è la guida tecnica. Contro l’Atalanta se i giocatori dimostreranno il proprio valore potranno prevalere. La rosa degli azzurri consentirebbe al Napoli di competere con qualsiasi avversario. Le migliori eccellenze della squadra sono a centrocampo e, se queste sapranno giocare secondo quelle che sono le loro qualità, il Napoli potrà anche fare risultato contro la squadra di Gasperini. Le squadre di alto livello hanno gran parte dei propri giocatori che vengono convocati dalle rispettive nazionali. Questo può essere un problema. I bergamaschi hanno dimostrato di essere la squadra più europea del nostro calcio principalmente per una questione di ritmo. Per poterli contrastare al meglio è necessario eguagliarne l’intensità. Sarà necessario, a tal motivo, scegliere i calciatori che possano garantire una condizione atletica ottimale“.

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