Ottavio Bianchi, ex allenatore e calciatore del Napoli, mister del primo, storico scudetto azzurro e della Coppa Uefa, ha rilasciato un’intervista a Il Giornale:
Il Napoli sembra un giocattolo perfetto che si è rotto: “Capita alle squadre che non sono abituate a vincere con continuità, caratteristica invece dei grandi club”.
Vuol dire che il Napoli non è un «grandissimo club»?: “Voglio dire che non è facile ripetere l’exploit della scorsa stagione, quando lo scudetto fu il frutto di un’alchimia perfetta. E accaduto già in con Lazio di Maestrelli, il Cagliari di Scopigno, il Verona di Bagnoli, il Torino di Radice. Succede pure all’estero, vedi la parabola del Leicester City”.
Cos’è che si «rompe» e impedisce di riconfermarsi ai massimi livelli?: “Non c’è una causa precisa, le variabili sono tante: cambio di allenatore, crisi di “appagamento”, operazioni di mercato non azzeccate…”.
…O anche un certo tasso di presunzione con il presidente De Laurentiis che ha rivoluzionato tutto. Così lo scudetto-bis diventa una chimera: “Non parlerei di presunzione. Però perdere in un sol colpo Spalletti, Giuntoli e altre pedine importanti ha complicato la situazione”.