“Sappiamo cosa ci andiamo a giocare. Molti vogliono mettere timore ricordandoci l’importanza e il traguardo della partita. Le motivazioni vanno oltre il timore. La domanda da porsi è un’altra: ‘La devo vincere? La voglio vincere?’. Ma lo dicono tutti. Per essere più realisti: ‘La posso vincere? Sì’. Questo annulla tutti quei timori che ci sono e che passano davanti alla gara”, ha esordito così Spalletti a Sky Sport. Le sue dichiarazioni attraverso Gianluca Di Marzio.
Riguardo la scelta di chi schierare al centro dell’attacco tra Scamacca e Raspadori ha spiegato: “Quando si prepara una partita lo si fa sapendo di avere 5 sostituzioni. Avendo un attaccante forte e fisico e un attaccante forte e tecnico, si cerca di farli funzionare tutti e due. Si cerca di averli in relazione alla squadra nonostante caratteristiche diverse”.
In conclusione, Spalletti ha parlato di chi sarà il tiratore in caso si presenti nuovamente l’occasione degli undici metri: “Jorginho? Il rigore l’ha ribattuto perché ha personalità, l’ha battuto anche bene per come si era messo il portiere. Forse poteva angolare di più, ma la sua caratteristica di battere i rigori è questa. Abbiamo anche altri rigoristi, forse lo metteremmo in difficoltà rimandandolo al dischetto come avevo fatto per gioco in conferenza stampa l’altro giorno. Si valutano anche altre situazioni. Come regista ha organizzazione non solo con la palla, ma anche indicando le posizioni ai compagni. E poi ha personalità, è abituato a gestire la squadra”.