Disse no al Napoli, ora Veiga “in lacrime” dall’Arabia ha voglia di tornare
Sarà la provenienza da Porriño, al confine con il Portogallo, a fargli provare una certa malinconia dopo poco più di due mesi dal suo trasferimento in Arabia. La Galizia e il paese lusitano si contendono da sempre la paternità del concetto di ‘saudade’, quella parola collegata spesso ai calciatori brasiliani, ma che nasce dalla tristezza dei marinai portoghesi e galiziani che dovevano affrontare lunghi periodi lontani dai familiari. In piccolo, è quello che probabilmente sta accadendo a Gabri Veiga, promesso sposo del Napoli alla fine del mercato estivo, poi passato sorprendentemente all’Al Ahli. Per un prezzo, tra l’altro, che negli ultimi giorni s’è scoperto inferiore a quello che si pensava: 30 milioni, di cui solo 6 già versati nelle casse del Celta e altri 24 da pagare in comode rate. Una modalità che ha fatto imbufalire i tifosi galiziani, già preoccupati per la classifica della squadra di Rafa Benitez, in piena zona retrocessione. La notizia, rilanciata dall’agenzia spagnola EFE, è che ora il Celta è in contatto con l’Al Ahli per il prestito a gennaio del forte centrocampista spagnolo. L’anno scorso Veiga aveva segnato 11 gol in 36 presenze. Ad oggi, con i sauditi, ne ha fatto uno in 9 partite. Lo stesso giocatore, poche settimane fa, aveva parlato durante un ritiro dell’Under 21 spiegando che il suo trasferimento non fosse stato per motivi economici. «Ho scelto un campionato che sta crescendo molto, con giocatori spettacolari» argomentava. O mentiva o qualcosa è cambiato. Due mesi dopo, pare si sia già pentito.