Agente FIFA, Durante: “Mazzarri? Per giudicare aspettiamo la fine della stagione”

Agente FIFA, Durante: "Mazzarri? Per giudicare aspettiamo la fine della stagione"

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Il noto agente FIFA, Sabatino Durante, è intervenuto in diretta durante la trasmissione radiofonica 1 Football Club, in onda su 1 Station Radio, parlando dell’approdo di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli al posto dell’esonerato Rudi Garcia.

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Ecco le parole di Sabatino Durante:

Mazzarri? I processi si fanno dopo il fatto o il misfatto. Non si può fare un processo alle intenzioni. È chiaro che a Napoli si è venuta a creare una situazione molto particolare. Ogni decisione è complicata da prendere. Gli azzurri mi pare siano quarti in classifica e, inoltre, sono quasi qualificati agli ottavi. Vedremmo alla fine della stagione se Mazzarri, o chi per lui, cosa avrà saputo dare. Quel che penso è che la gestione della panchina sin dall’estate, è stata fatta male, da Garcia allo stesso Walter. Un mese e mezzo per scegliere il tecnico, inseguendo un Luis Enrique che percepisce cifre che il Napoli non può permettersi, si parla con dieci allenatori e poi si sceglie Garcia, già delegittimato a priori, circolano voci incontrollate su probabili incontri con successori del francese. È un modo di gestire le cose, questo, che ritengo essere sbagliato. Gestione discutibile come il caso Conte? Lasciamo perdere Conte. Antonio guadagna cifre che il Napoli non può garantire. Intanto, quando fai una trattativa, meno esce fuori e meglio è. Il rischio è sempre quello di creare false aspettative. Alla piazza vanno date notizie quando ormai una trattativa è già conclusa. Non si può convocare prima Tudor e poi virare su Mazzarri. Sarà che sono abituato ad un calcio di altri tempi, molto meno cinematografico. De Laurentiis ha dovuto mettere una toppa ad un avvio poco convincente? Questa squadra non è la stessa dello scorso anno, e non lo è perché i calciatori, inconsciamente, hanno la pancia piena. Pensiamo alla partita contro la Lazio, credete sia colpa di Garcia? Non può essere colpa del tecnico se i calciatori, ad esempio, non concretizzano le palle gol prodotte, a differenza degli avversari. Ci sono, poi, molte questioni irrisolte di giocatori che si aspettavano sviluppi su rinnovi e adeguamenti. Spalletti aveva previsto questa situazione e si è comportato di conseguenza. Quando c’è acqua alta la barca non naviga in modo tranquillo, e Luciano aveva compreso le difficoltà della stagione successiva. Tuttavia, nel suo modo di fare, Spalletti ha preso in giro la piazza. Aveva detto che si sarebbe concesso un anno sabbatico, vi sembra ci sia stato quest’anno sabbatico? Sembra che Spalletti sia un santo, al di sopra di tutto, ma è andato via con una scusa“.

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