Pavarese ottimista sul ritorno di Mazzarri: “Mazzarri ha il vantaggio di conoscere già l’ambiente ed essere già apprezzato dai tifosi”
Gigi Pavarese, ex ds del Napoli, ha parlato ai microfoni di 1 Football Club sulle frequenze di 1 Station Radio.
La notizia di Mazzarri conforta l’ambiente?
“Sono del parere che qualsiasi decisione non sarà facile. Mazzarri, rispetto agli altri contendenti, ha il vantaggio di conoscere già l’ambiente ed essere già apprezzato dai tifosi. Walter potrà contare anche sul suo senso di rivalsa, visti gli ultimi risultati. Personalmente, auspicavo l’arrivo di Cannavaro, puntando sulla grande determinazione e voglia di dimostrare di essere all’altezza, oltre che sulla napoletanità, un fattore che avrebbe potuto consentire al presidente di favorire questa scelta. Chiunque arrivi dovrà essere consapevole del momento ed essere animato da grande determinazione da trasmettere ai giocatori. Alla fine, sono loro a decidere tutto”.
Si dovrà entrare subito in sintonia con i calciatori?
“Questo è basilare. Credo che i colloqui del tecnico siano incentrati soprattutto su questo”.
Con quale pressione arriva Walter Mazzarri rispetto a quella che Rudi Garcia dovette fronteggiare al suo approdo?
“Arriva con un bagaglio di esperienza molto forte, consapevole del fatto che quanto fatto in passato non conta. Bisognerà guardare al presente, ed il presente ci dice che la squadra ha bisogno di un motivatore e di un uomo che possa far ritrovare ad ogni calciatore la fiducia in sé stessi che, probabilmente, è venuta meno in questi mesi”-
Chi potranno essere i pupilli del tecnico toscano?
“Un grande allenatore del Napoli diceva che aveva la fortuna di poter contare su Maradona, ed al calciatore che decide le partite si porta la colazione a letto… I pupilli saranno coloro i quali sapranno fare la differenza non solo in campo, ma anche nello spogliatoio”.
Come accoglierà la squadra Walter Mazzarri?
“I calciatori dovranno avere la consapevolezza che oggi ha pagato Garcia, ma domani le scelte in negativo potranno influire su loro stessi. È una responsabilizzazione per i giocatori”.