In queste ore la trattativa per un possibile approdo di Igor Tudor sulla panchina del Napoli sta prendendo sempre di più le sembianze di un affare destinato a concludersi positivamente. Perché la squadra azzurra ha deciso di virare su Tudor per sostituire Rudi Garcia? Andiamo a scoprire insieme i motivi che rendono il tecnico croato la scelta giusta per la panchina azzurra.
L’esperienza a Marsiglia
I tifosi del Marsiglia non gradirono molto l’ingaggio di Igor Tudor come allenatore ma poi hanno imparato presto ad amarlo tanto da essere diventato uno dei beniamini della tifoseria. In seguito al suo approdo ha portato il Marsiglia al tezo posto compiendo un vero e proprio miracolo calcistico, prima di abbandonare il club francese e dimettersi.
Tudor e Simeone, binomio perfetto
In una stagione come quella in corso in cui il bomber Victor Osimhen sembra essere a mezzo servizio, non guasterebbe avere a disposizione un tecnico capace di far rendere alla perfezione El Cholito Simeone (sostituto di Osimhen). L’attaccante argentino, sotto la guida di Tudor all’Hellas Verona, ha collezionato 17 reti e 4 assist senza tirare nemmeno un calcio di rigore. Numeri che sarebbero davvero molto utili nel Napoli di oggi. Lo stesso Simeone dichiarò a proposito di Tudor: “Una persona fantastica, un cuore grande che ti trasmette qualcosa di più“.
Per Tudor il modulo è un falso problema
Nelle ultime ore si fa un gran parlare del modulo preferito da Igor Tudor, che predilige una difesa a 3 da utilizzare in un 3-4-2-1. Tuttavia il tecnico croato non è legato in maniera indissolubile al suo modulo preferito tanto che in passato ha adoperato con successo il 4-2-3-1 sia con Galatasaray che col Marsiglia.
L’ambizione di Tudor come arma in più
Igor Tudor è certamente un allenatore ambizioso. La sua scelta di lasciare l’Olympique Marsiglia al termine di una bella stagione terminata con un inaspettato terzo posto, è stata senza dubbio una mossa per liberarsi in vista di una panchina più importante che poi non è arrivata (Juventus ndr).
Senza dubbio la sua scelta di rimanere senza squadra è apparsa forte ed ambiziosa e dimostra la volontà del croato di entrare nel giro degli allenatori più importanti. Quale migliore occasione di subentrare alla guida del club campione d’Italia?