Un’ora di pranzo buia ed indigesta: il Mattino vota gli azzurri

0
Si parlava, prima del match, del tabù Maradona, di una squadra che da tanto non vinceva tra le mura amiche. E il suddetto tabù non è stato sfatato, anzi. L’ora di pranzo si è rivelata indigesta. Forse la più brutta partita degli azzurri con il tricolore sul petto. La sosta che si appresta a venire, dopo la sconfitta interna, meritata quanto difficile da commentare, potrebbe portare a decisioni di diverso tipo. Intanto il campo…e sul campo si sono salvati davvero in pochi. Il cambio modulo non ha dato alcun esito e la confusione, a tratti unita all’apatia, l’ha fatta da padrona. Il Mattino ha “giudicato” così:

Factory della Comunicazione

Si salvano Gollini e Lobotka

Rudi Garcia

Fischi dai tifosi allo stadio Maradona al momento della conclusione del match, tra Napoli ed Empoli, poi qualche applauso di incoraggiamento alla squadra che andava sotto le curve a scusarsi. Un modo doppio del Maradona per esprimere vicinanza alla squadra battuta dall’Empoli, ma anche di delusione per il nuovo Napoli di Rudi Garcia.

6,5 Gollini

Sa di dover giocare 10 minuti prima. Provvidenziale su Caputo e sul diagonale su Cambiaghi. Sul gol non può nulla.

 

6 Lobotka

Maleh ha meno difficoltà a fare schermo visto che lo slovacco è piazzato a due e non è che faccia salti di gioia. Ma si dà maledettamente da fare per fare bene quello che non sa fare a lungo nella mediana a due

 

4,5 Raspadori

Fazzini lo insegue ma attorno a Jack c’è sempre tanta folla. Non ha la forza neppure per saltarne uno.

 

4 Elmas

Sempre inutilmente molto largo, per dare ampiezza alla manovra azzurra: ma è isolato, quasi come Robinson Crusoe. Incredibile come non riesca a leggere la partita (dal 9’st Kvara 4,5: uno solo dribbling su 12 tentati. Sbaglia ancora un altro gol a due passi da Berisha)

 

Fonte: mattino.it

 

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.