Scontri prima di Napoli-Union Berlino, la situazione è rimasta sotto controllo, i fatti
Martedì sera a Napoli si sono presentate le stesse scene di otto mesi fa, quando il Napoli ha affrontato al Maradona l’Eintracht Francoforte, con gli ultras della squadra ospite che hanno invaso la città. Stavolta si è trattato di quelli dell’Union Berlino, che, con felpe bianche e mazze in mano hanno invaso Napoli e si sono scontrati con le forze dell’ordine, come riportato dal Corriere dello Sport. “Il giorno dopo gli incidenti in piazza Dante erano in 2.380 al Maradona a sostenere Bonucci e compagni, la maggior parte scortati con bus dedicati partiti dalla Stazione Marittima. Alcuni di loro si sono incrociati con i tifosi del Napoli a Fuorigrotta, in via Barbagallo, prima della partita provocando scontri di lieve entità subito sedati dalle forze dell’ordine, ieri in 900 unità per preservare la sicurezza attorno all’evento. I tifosi dell’Union Berlino presenti nel settore ospiti non hanno creato disordini all’interno dei novanta minuti, nonostante dal 14’ del primo tempo siano stati oggetto del lancio di petardi e fumogeni da parte dei tifosi del Napoli presenti in curva.
Il giorno prima, in 250 e quasi tutti senza biglietto, con felpe bianche d’ordinanza hanno seminato il panico nel centro storico, provando a entrare in contatto con la frangia estrema della tifoseria napoletana, senza riuscirci. Hanno aggredito le forze dell’ordine, spaccato vetrine, rovesciato cassonetti nei pressi di piazza Dante, una delle stazioni del corteo della violenza. Undici sono stati fermati, dieci dei quali accusati di «devastazione e saccheggio» e uno per «lesioni e resistenza a pubblico ufficiale» ha spiegato il questore di Napoli, Maurizio Agricola. Scene simili a quelle viste a marzo prima del match di ritorno degli ottavi di Champions tra gli azzurri e l’Eintracht Francoforte allo stadio Maradona, quando i tifosi tedeschi devastarono locali e bar tra piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore. «Avevamo notizie sull’arrivo degli ultras e sui possibili punti di incontro, ma non c’è stata una forte collaborazione, non abbiamo avuto grandi informazioni dalla polizia tedesca”.