Tre punti preziosissimi, ma azzurri rivedibili nel gioco

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Il massimo risultato col minimo sforzo per il Napoli, che batte per 2-0 la Salernitana all’Arechi rilanciando le sue ambizioni in ottica Champions.

Successo più complicato del previsto per gli uomini di Garcia, che dopo un inizio convincente e pungente – culminato col gol del vantaggio di Raspadori (al terzo centro consecutivo dopo quello di Berlino ed il gioiello su punizione contro il Milan) – abbassano il ritmo permettendo alla Salernitana di provare quantomeno a non uscire troppo presto dalla gara. Dopo i primi 25 minuti in balìa totale degli azzurri, i ragazzi di Pippo Inzaghi – ultimi in classifica ed ancora a secco di vittorie – iniziano infatti a prendere campo ma non danno mai l’impressione di essere davvero pericolosi, se si escludono un paio di velleitari tentativi da recupero palla. Napoli che potrebbe mettere in ghiaccio la gara già prima dell’intervallo sempre con Raspadori, ma l’attaccante prima non riesce ad approfittare di un cross di Olivera e, subito dopo, si vede negare la personale doppietta da un superlativo Ochoa, abile a sventare la minaccia.

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Nella ripresa i ritmi calano e non è quindi casuale che il match scenda di tono: azzurri ancora pericolosi con Politano, il cui tiro a botta sicura al termine di un’azione di contropiede s’infrange su Pirola, bravo a salvare i suoi e a tenere aperta la contesa. Con il passare dei minuti i granata cominciano ad alzare il baricentro e i partenopei sono costretti a ripiegare sulla difensiva, offrendo la nitida sensazione di essere schiacciati e subire il pressing della Salernitana, comunque poco efficace. 

Per fortuna del Napoli e di Rudi Garcia c’è però Elmas, entrato pochi minuti prima al posto di Kvaratskhelia. Il macedone, dopo la titolarità contro il Milan, è bravo ad accentrarsi in area e, con un pregevolissimo destro, trafiggere un Ochoa assolutamente rivedibile nella circostanza. Prima del triplice fischio Simeone spara alto su invitante contropiede. 

Dopo il pari ottenuto in rimonta contro il Milan, il Napoli doveva reagire solo con una vittoria e i tre punti sono arrivati. Azzurri rivedibili nella parte centrale del match quando i granata hanno cominciato a spingere alla ricerca del pareggio: siamo certi che contro un avversario appena più pimpante dell’attuale Salernitana i rischi sarebbero stati certamente maggiori, se non addirittura letali. Il pomeriggio dell’Arechi ha confermato ancora una volta il canovaccio di questo primo scorcio di stagione: quando l’avversario è alla portata gli azzurri – nonostante i limiti di gioco – sono abili ad incanalare la gara sui binari giusti, contrariamente al fin qui esiguo ruolino di marcia nelle sfide d’alta quota.

 

Riccardo Cerino

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