Giordano, CdS: “Dietro il mancato rinnovo di Zielinski c’è una strategia precisa”

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Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Forza Napoli Sempre.

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“I voti- sin qui- ai reparti del Napoli? 5.5 a difesa, 6 al centrocampo e 7 all’attacco. Una certezza è quella di avere una squadra di enorme talento. Una squadra di sostanza, capace di mettere le cose in chiaro durante una partita; il talento anche di avere una certa tendenza offensiva a sbagliare tanto, però a costruire altrettanto e questo non si può dimenticare. Indubbiamente Garcia ha commesso alcuni errori qui a Napoli ma ha un suo vissuto che non bisogna dimenticare. Il calcio è sicuramente cambiato e a volte, in certe sue espressioni, come le cravatte, torna di moda. C’è stata un’evoluzione ma anche un adeguamento e c’è stato un accomodamento di certe teorie. Io ricordo il primo Allegri che era un allenatore di grande spettacolo. Dopo ha dovuto fare di necessità virtù e ritoccare. L’ultimo Sarri non è uguale al Sarri napoletano che ha raggiunto vette difficilmente replicabili oltre le quali è andato solo il Napoli di Spalletti, per me. Cogliere l’eredità di Spalletti sarebbe stato difficile per chiunque. Garcia ci ha messo qualcosa del suo in questo rapporto che, però, se si fosse ripetuta la cavalcata strepitosa dell’anno scorso o ci fosse stato un livello spettacolare di calcio, si sarebbe addolcito. Invece c’è stato lo strappo, la partita con la Lazio, i 70 minuti di Genova, una serie di prestazioni che ti lasciano perplesso come la sconfitta con la Fiorentina. Rinnovare i contratti all’ultimo momento fa parte della cultura del club. È successo anche in passato. È una scelta quando non c’è più l’idea di credere in qualcuno e io, per esempio, in Zielinski crederei ancora oppure farei in modo da portare un beneficio al club al di là di quello che può essere l’ammortamento del capitale. Io credo che dietro questa strategia ci sia altro, cioè la volontà di risparmiare i soldi del rinnovo. Se tu rinnovavi Osimhen un anno fa, e da 4 lo portavi a 10, avresti già pagato 12mln in più. È chiaro che se c’è un beneficio dal punto di vista economico per la società è rappresentato dalla capacità di essere sempre splendida dal punto di vista economico finanziario e quindi non si può muovere nessun tipo di appunto. Evidentemente è andata bene così e quindi continuano così. E’ stato fatto un errore nel non sostituire Kim ma gli errori si possono commettere. L’importante è che non diventino alibi. Questo, però, mi sembra anche troppo poco per pensare che debba esserci un distacco così netto dall’Inter e dal Napoli di Spalletti”

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