Antonio Giordano, giornalista Corriere dello Sport, ha parlato a Radio Marte:
Moduli nelle corde di Garcia?
“Un allenatore può avere o non avere nelle corde un tipo di calcio, io sospetto che De Laurentiis e Garcia si siano detti altro all’origine. Non mi interessano gli obiettivi fissati dal patron: quando si parla di idee di calcio un presidente deve manifestarle e credo che De Laurentiis lo abbia fatto. Garcia potrebbe chiedere scusa al numero uno della Società partenopea per non aver esplicitato la sua idea di gioco e iniziare, in accordo con la proprietà, a mettere in campo la squadra in modo più aderente alla sua filosofia”.
De Laurentiis negli spogliatoi?
“È il tentativo di un presidente che, secondo le proprie visioni, ritiene di avere la personalità giusta per far sentire la propria presenza. A me non piacciono queste forme di interventismo, però ci stanno. Ricordiamo negli anni ‘80 la diatriba Berlusconi-Sacchi. Ritengo che il presidente debba fare il presidente è che ci debba essere un’area tecnica che deve avere le proprie competenze e capacità di intervento. Tutto questo denota un certo disagio”.
Napoli troppo più forte rispetto a quanto stiamo vedendo?
“Il secondo tempo ha dimostrato la forza di questa squadra, il Napoli per me anche quest’anno è la più forte, anche più dell’Inter. Il Napoli ha tre centravanti di enorme qualità, non li ha nessuno. Ha Kvaratskhelia che l’anno scorso ha esordito e stordito il campionato, ed è un calciatore destinato a dominare il prossimo decennio.
Al Napoli manca il tempo per consentire a Natan di inserirsi: non so se diventerà un giocatore di primissima fascia ma ha una sua consistenza tecnica. Il Napoli ha perso tanto tempo: gli allenatori incidono molto sull’andamento della squadra, altro che 20%.
Si può sbagliare una partita, si può sbagliare un gol facile ma non si può sbagliare altro: inaccettabile questa impalpabilità del Napoli, questa incertezza, che non possono non essere analizzate”.