In Champions possesso (era 54,6%, è 51,7%), tocchi (739-703), passaggi (544-510), verticalizzazioni (171-154), dribbling (11-8), baricentro (52-50 metri), giocate in area d’attacco (29-22), tiri (14-9) e gol (2,6-1,67). Più meno simili sono le cifre del campionato. E poi c’è il buon vecchio occhio umano che non tradisce mai: questo Napoli è più difensivo, spietato, “gestore”, come annunciato dal 3-1 del debutto al Frosinone. La “Gazzetta” aveva scritto: «L’impressione è possa essere meno spettacolare ma più cinico». Progetto amplificato dagli ultimi eventi che obbligano Garcia a preferire un pari sporco e cattivo a una sconfitta spettacolare. Nel finale di Union Berlino-Napoli, l’entrata di Ostigard sembrava la chiave del passaggio a tre, invece il norvegese s’è schierato pivot, quasi nuovo Desailly, caricando la fase difensiva da una prospettiva inedita.
Fonte: Gazzetta dello Sport