Dalla radiografia dei due mesi, emergono paradossi: bene l’inizio – con Frosinone e Sassuolo – benissimo il primo tempo con la Lazio e malissimo il secondo; da dimenticare Marassi, tranne i venti minuti finali; vittoria in sofferenza Braga, la prima in Champions; pareggio tra i turbamenti di Osimhen a Bologna; la doppietta tonificante tra Udinese e Lecce; la delusione ammorbidita dalla prestazione con il Real Madrid; la ferita sanguinosa con la Fiorentina; e da Verona a Berlino, in tre giorni, ancora altre due facce, come se fossero delle maschere, da sistemare nel sottoscala. Dev’esserci una verità che sveli i perché! Fonte: CdS
