“A Napoli è difficile portare avanti un progetto. Il Milan paga dazio per la giovane età”
Durante il programma radiofonico “1 Football Club”, condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Pagotto, ex portiere di Milan e Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Commento sulla vittoria di Berlino?
“In Champions, ormai, tutte le squadre si sono livellate. Vincere fuori casa è stata un ottimo risultato per gli azzurri. Sono molto contento, c’erano tante polemiche sul Napoli anche se, alla fine, i risultati sono dalla parte dei partenopei”
Qual è la sua idea sul Napoli di questo inizio di stagione?
“E’ un Napoli che deve ancora trovare la sua identità. Non è facile cercare di chiudersi dentro lo spogliatoio e portare avanti un progetto. In una piazza come Napoli, poi, tutto è amplificato e diventa ancor più difficile”
È Kvara a guidare il Napoli o crede sia la squadra a far brillare il talento georgiano?
“A mio avviso, è la squadra che gli consente di esprimersi in questo modo. Ricordiamo che il Napoli è ancora in una fase di crescita. Per fortuna, gli azzurri vantano nell’organico giocatori che possono determinare il risultato. È un fattore che può permettere alla squadra di lavorare con maggiore serenità”
Cosa manca a Meret per convincere appieno tutti?
“A Meret non manca niente. Il problema è che a Napoli non piace il ragazzo. È un problema caratteriale. Parliamo di un ragazzo tranquillo, introverso e taciturno. Alla piazza, forse, piacciono portieri spagnoli, più estroversi. Alex non ha nulla per non essere reputato un grande portiere. Quando fa delle grandi prestazioni sono in pochi a parlarne, mentre le sbavature sono sulla bocca di tutti”
Col Milan il crocevia della stagione?
“Stiamo tutti lì col fucile puntato sperando che succeda il peggio. Bisogna concedere il giusto tempo, tirando le somme a fine campionato. Non si può pensare ad un processo ogni domenica. Non sarebbe professionale”
Quali sono i problemi della squadra rossonera?
“Il Milan ha dei giocatori molto giovani. Forse, manca ancora un grande leader. Prima c’era Ibrahimovic che dava quel tocco di tranquillità in più. La squadra alternerà periodi buoni ad altri meno buoni e sono convito che la società lo avesse messo in conto ad inizio anno”
Che gara si aspetta al Maradona?
“Sarà una partita molto bloccata. Le due squadre penseranno a sbagliare meno dell’avversario ed a non esagerare. Si cercherà di rischiare il meno possibile. Potrebbe essere la giocata del singolo a determinare la sfida”
Chi è la favorita di Napoli-Milan?
“Ad oggi, considerando anche la vittoria di Berlino, sotto l’aspetto morale sono gli azzurri ad essere favoriti”
Quale sarà la lettura tattica del match contro i rossoneri?
“Il Milan è una grande squadra. Il Napoli dovrà stare attento soprattutto a non concedere profondità ai calciatori rossoneri. La squadra di Pioli vanta giocatori di grande strappo”
Fonte: 1 Station Radio