Alla fine la scelta di puntare nuovamente su Raspadori come centravanti si è rivelata vincente. Antonio Corbo, dalle pagine de La Repubblica, definisce quella mossa un “regalo” di Spalletti: “Solo Garcia e forse il suo presidente di sostegno sapevano di avere in valigia la password segreta. Insistere su Raspadori, benché affaticato dalla Nazionale. Ma è stato un involontario dono di Spalletti che l’ha ripresentato al Napoli nella sua corretta identità tattica. Giusto si è rivelato far attendere Simeone in panchina per un’ora abbondante, altrettanto ispirato Garcia nel trattenere Olivera per preferirgli Mario Rui. Proprio lui offre a Kvaratskelia l’idea di esaltarsi in quelle sue artificiose incursioni per servire Raspadori e schiodare la partita. Fine della noia. Noia perché il Napoli all’inizio si è sdraiato per troppo tempo sulle sue illusioni”.