Giocherà con Cajuste e con Lobotka, nel tradizionale 4-3-3 con un tridente che potrebbe avere delle novità, perché Lindstrom potrebbe spingere Politano a partire, almeno all’inizio, dalla panchina. Ma sì, certo, questa è la notte anche del turnover e del coraggio. C’è l’Union Berlino, che consente da mettere alla prova qualcuno un po’ snobbato negli ultimi tempi. E di mettersi in gioco. Garcia non può tremare all’idea che per ogni sua scelta finisca, poi, al rogo. Tocca, quindi, al Cholito Simeone, l’uomo delle notti magiche in Champions lo scorso anno (ma anche del gol vittoria di San Siro con il Milan): la sua pazienza merita questa sera un premio speciale e dunque l’argentino va verso la maglia da titolare. Anche perché, in questo modo, Raspadori può essere il ricambio a partita in corso che può garantire anche numerose varianti sul tema tattico. In ogni caso, sarà staffetta. E poco importa chi inizia prima. Il dilemma vero è in difesa: Rrahmani sta bene, ha riposato, ma forse dopo uno stop per problemi muscolari lungo quasi 30 giorni, meglio non affidarsi troppo alla buona stella. D’altronde, Ostigard ha dimostrato di essere all’altezza. E dunque, ecco che potrebbe tornare la coppia europea. Ovvio, al kosovaro l’idea di saltare la Champions non lo fa impazzire, ma domenica c’è il Milan. Che è gara che va vinta a ogni costo perché bisogna recuperare in campionato il terreno perduto. E nelle scelte di questa sera bisognerà fare i conti anche con questo.
Perché è vero che si deve pensare a una partita alla volta e che poi ci saranno sette giorni di settimana tipo, ma bisogna anche alzare le motivazioni di chi gioca poco.
Fonte: Il Mattino