Aurelio De Laurentiis non alza mai il tono della voce e non perde mai la calma nei quattro minuti (circa) in cui spiega al mondo i motivi della previsione e della sua insoddisfazione dopo la cessione dei diritti televisivi del campionato a Dazn e Sky dal 2024 al 2029, ma l’espressione dipinta sul volto, in tinta con la giacca e la t-shirt nere, vale più di mille improperi. Il presidente del Napoli è il principale fautore della rivoluzione televisiva del calcio: prova da tempo a convincere gli altri club della Serie A a realizzare il canale della Lega per gestire autonomamente la vendita del prodotto-calcio al consumatore senza passare dai broadcaster, ma ieri, dopo aver capito l’andazzo, ha disertato la votazione prima ancora di esprimere la sua preferenza. Astenendosi. Poi, s’è presentato alla conferenza stampa e mentre De Siervo spiegava gli scenari è intervenuto dalla platea. Così: «Effettivamente questa offerta come dato di partenza è più bassa della precedente…», dice l’ad. E irrompe un’inconfondibile voce fuori campo: «È la sconfitta del calcio italiano». Adl. «Il calcio italiano morirà grazie a questa…». De Siervo sorride e lo invita al pulpito, al microfono: «Prego Aurelio, vieni al centro della scena». Qualcuno, forse per stemperare, precisa: «Siamo in diretta, presidente, eh». Fonte: CdS