“Il calcio italiano è diretto verso la morte”
Al termine dell’assemblea per l’assegnazione dei diritti tv, come di consueto, era in programma la conferenza stampa dell’amministratore delegato Luigi De Siervo, interrotta dall’intervento del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.
Il presidente del Napoli rappresenta la fazione degli sconfitti in quanto avrebbero voluto l’apertura di un canale della Lega a discapito proprio di DAZN e Sky (hanno votato contro, 17 sono stati i voti a favore del duo Sky-DAZN). Di seguito il suo duro intervento: “È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà. Sky e DAZN non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano.
Il problema è essere prenditore o imprenditore. L’imprenditore deve saper misurare l’area del rischio, è più comodo ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Il valore del calcio italiano passa attraverso gli investimenti. Il calcio italiano pensa sempre di dover essere supportato da altri, ma è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto deve essere diretto con il tifoso, non diretto con Sky e DAZN, che secondo me non è competente. Non fa bene come non lo fa bene Sky al calcio italiano.
Quando io vendo un pacchetto in cui dentro trovo cinema, Champions, calcio italiano, serie tv e intrattenimento, o DAZN che vende calcio italiano ed altri sport, io non capirò mai il vero valore del calcio italiano. I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente essere operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto operare in questo modo. Poi c’è stupidaggine di fare accordo da cinque anni. In momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissimo, sono panacea ai dolori del quotidiano ma noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto. Sky e DAZN non fanno questi grandi investimenti. Ieri vedevo la Premier League, le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere e questo le emittenti non ce l’hanno mai detto. Parliamo dello stadio reale e minimizziamo il valore dello stadio virtuale”.
Fonte: corrieredellosport.it