ADL sui diritti tv: “Non è facile trattare con altre società, io un combattente. Incapaci di formulare orari delle partite”

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Aurelio De Laurentiis, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, si è soffermato su alcuni aspetti di stretta attualità, fra i quali il bando per le offerte dei diritti tv per il prossimo quinquennio della Serie A (2024-29) prossimo alla scadenza: “In Lega ci sono altre 19 società con le quali misurarsi e non è facile dialogare e convincere esperienze, mentalità ed economie di scala diverse. Io sono un combattente, più è complicata la cosa e più mi diverte. Nello stadio reale, diamo i biglietti delle gare e li vendiamo noi. Lo stadio virtuale è quello che porta più soldi e noi lo diamo ad altri che ci usano: fanno una vendita non appropriata, la si abbina a film, serie tv o altri sport. Non mi si fa una pubblicità appropriata della Serie A. Qui non sappiamo fare gli orari delle gare: dobbiamo recuperare i bambini e le mettiamo alle 20.45 di domenica con i bambini che devono andare a scuola il giorno dopo e i genitori devono andare a lavorare: altra dimostrazione di come si vende male il calcio in Italia. Quando ho fatto la mia verifica, ho scritto 20 cartelle dove si portavano più di 1,5 miliardi per la A e invece mi devo accorgere che si offre di meno…”.

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