L’ex Ds del Napoli, Cristiano Giuntoli, ha parlato in occasione del Festival dello Sport a Trento. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport:
“Lo scudetto con il Napoli è stata una grande emozione perché penso da dove sono partito. Quando arrivai nel 2015 con Sarri iniziammo il primo ciclo partendo dall’ottimo lavoro fatto precedentemente da Bigon. Dopo è iniziato il secondo ciclo di una programmazione comunque molto lunga. Meret, Mario Rui, Zielinski c’erano già prima e poi Luciano Spalletti è stato bravissimo a fare il resto partendo dal buon lavoro fatto da Gennaro Gattuso.
Si può resistere per otto anni accanto a De Laurentiis. Io Aurelio devo ringrazialo perché mi prese dal Carpi quando vinsi la B. Mi ha insegnato tantissime cose ed è stato un rapporto bellissimo con lui e la sua famiglia. Lo ringrazierò sempre. A Napoli ho trovato calciatori molto bravi con cui siamo stati insieme per tanti anni come Koulibaly ad esempio. Nel momento del distacco, quando si capisce che bisogna lasciarsi, c’è sempre tristezza. È accaduto anche con Albiol, Pepe Reina ed altri. Ma dopo il Covid bisognava anche rientrare in determinati parametri economici. Il dispiacere della separazione però c’è stato”.